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Bellaria Igea Marina Cronaca

Arrestati sei anarchici collegati a rissa Rio Grande. Ma era solo la punta dell'iceberg

In foto: gli arrestati
gli arrestati
di Lucia Renati   
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ven 6 mag 2016 14:47 ~ ultimo agg. 7 mag 15:08
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I carabinieri di Rimini hanno eseguito all’alba sei arresti ai domiciliari e quindici denunce a piede libero collegati alla rissa tra skinhead e anarchici del 2014 nel parcheggio della discoteca Rio Grande di Bellaria-Igea Marina. Ma quello era solo la punta dell’iceberg.

Tra i sei arrestati, tre sono gli anarchici che si scagliarono contro la polizia durante il comizio di Matteo Salvini in Piazza Tre Martiri il mese scorso, e mandarono all’ospedale una poliziotta. Due sono quelli che rimasero feriti nell’accoltellamento per mano dello skinheads, un ragazzo di 23 anni, condannato nel dicembre scorso. Manca all’appello un riminese, che probabilmente si trova in Grecia, dove ha ricevuto un provvedimento di espulsione per aver partecipato ad una manifestazione a seguito della quale venne arrestato. Sono tutti riminesi, tranne un piacentino, tutti coetanei sotto i 30 anni. Appartengono ad un gruppo auto-organizzato e sono molto attivi nell’ambiente ultrà del Rimini. Il punto di ritrovo sarebbe il centro giovani Casa Pomposa. Il Gip Sonia Pasini ha ritenuto reale la pericolosità di questi soggetti che, da dopo la rissa di due anni fa nel parcheggio della discoteca Rio Grande di Bellaria Igea Marina, ne hanno combinate di cotte e di crude. Quella era infatti solo la punta dell’iceberg. Nelle indagini svolte dai carabinieri è emersa una impenetrabile cornice di omertà a difesa dei compagni, e la condotta violenta nel corso di eventi e manifestazioni ma anche sui social network dove, celandosi sotto profili di copertura, esprimevano la loro adesione alla militanza antagonista. Devono rispondere di una sfilza di reati come: rissa aggravata danneggiamento aggravato, favoreggiamento, lesioni personali, porto abusivo di oggetti atti ad offendere, violenza privata, rissa e invasione di terreni ed edifici privati. Quindici le denunce a piede libero: undici del gruppo anarchici e quattro teste rasate. Pubblico ministero Paola Bonetti.