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Rimini Scuola

Mamme in piazza. Telecamere stoppate da legge ma Comune apre su commissione controllo

In foto: foto di gruppo (Newsrimini.it)
foto di gruppo (Newsrimini.it)
di Redazione   
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gio 28 apr 2016 14:27 ~ ultimo agg. 29 apr 14:54
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Erano alcune decine le mamme riminesi che questa mattina in piazza Cavour si sono ritrovate per manifestare a sostegno della sicurezza negli asili e nelle scuole e chiedere l’installazione delle videocamere, richiesta per la quale è stata attivata anche una raccolta di firme: oltre 1.800 quelle raccolte. Tra loro anche Cinzia Vicario, la mamma che nel 2010 aveva già denunciato la maestra ai domiciliari per maltrattamenti.

Una delegazione è stata ricevuta in Municipio: l’Amministrazione ha spiegato che l’installazione delle videocamere (idea alla quale lo stesso vicesindaco Lisi, come mamma, si era detta favorevole) si scontra con la legge mentre c’è interesse per l’idea di una commissione di controllo. La Lisi ha confermato la richiesta degli atti in procura per compiere nel più breve tempo possibile il procedimento disciplinare nei confronti della maestra e l’intenzione del Comune di costituirsi parte civile. Domani in Procura ci sarà un incontro con l’Amministrazione Comunale e i rappresentanti dei genitori della scuola “Il Delfino”:

Uno speciale sulla manifestazione andrà in onda su Icaro Tv (canale 91) questa sera alle 20.45, venerdì alle 13 e sabato alle 20.45.

 

. L’intervento di Nadia Prandi e Cinzia Vicario a Tempo Reale (Radio Icaro – Icaro Tv)


Il resoconto dell’incontro trasmesso dall’Amministrazione Comunale:

Un incontro propositivo in cui la delegazione ha presentato al Vice Sindaco del Comune di Rimini, Gloria Lisi e al Direttore del personale, Alessandro Bellini, alcune proposte per innalzare l’attività di controllo nelle strutture d’infanzia, a partire dai sistemi di videosorveglianza. E’ stato spiegato come la legge attuale vieti tassativamente l’introduzione di sistemi di videosorveglianza per controllare l’attività lavorativa.
Invece l’ipotesi avanzata di creare commissioni di controllo dei servizi educativi miste, formate sia dalle istituzioni che dai genitori, sulla falsariga di quanto già avviene per il servizio mensa, è stata accolta con interesse da parte dell’Amministrazione comunale.

Il Vicesindaco Lisi ha poi aggiornato le rappresentanti delle madri sulle azioni in atto da parte del Comune di Rimini in seguito alla vicenda dell’asilo “Delfino”.
Innanzitutto ha informato circa l’attivazione dell’indagine interna all’amministrazione comunale, con il duplice obiettivo di portare a compimento in tempi rapidi il processo disciplinare (per il quale è già stata chiesta formalmente alla Procura di Rimini la trasmissione degli atti), e quello di verifica e aggiornamento dei protocolli interni di controllo con la finalità di mantenere massima la qualità del servizio e impedire il verificarsi di episodi analoghi in futuro. Sul fronte esterno è stato ricordato l’incontro in programma in Procura già nella giornata di domani tra il Comune di Rimini e i rappresentanti dei genitori dell’asilo “Delfino” per l’acquisizione delle immagini integrali e del video girato all’interno della classe in cui lavorava la maestra ora agli arresti domiciliari. Ha inoltre ribadito l’impegno di sottoporre, già nella giunta comunale in programma nel pomeriggio, la costituzione del Comune di Rimini come parte civile.

“Nel corso dell’incontro ha prevalso uno spirito costruttivo – ha affermato il Vicesindaco con delega ai servizi educativi del Comune di Rimini, Gloria Lisi – Come madre ho condiviso le preoccupazione, le ansie e lo smarrimento delle famiglie e come amministratore ho posto l’attenzione sulle azioni migliori e più efficaci da mettere in campo per il bene più alto della vicenda in questione, che è quello dei nostri bimbi, verso cui io come ogni educatrice ed insegnante dei nostri servizi prova un legame umano intenso e profondo che va oltre a quello professionale. Ho ribadito infatti l’orgoglio di servizi e di una qualità di insegnamento e del personale che vi opera che non solo vengono da una tradizione di eccellenza, ma che sono giudicati in maniera lusinghiera ogni anno dai genitori stessi tramite le ricerche di “customer satisfaction. Purtroppo la vicenda dell’asilo “Delfino” mostra come basti un solo, gravissimo fatto, possa per rischiare di mettere in discussione un servizio svolto in tutte le sue componenti (solo il personale di ruolo conta 170 tra insegnanti e educatori e 61 operatori scolastici) e in tutta la sua lunga storia di qualità, passione, impegno, capacità e sensibilità. Da parte nostra dobbiamo elaborare risposte rapide. Da una parte attivando verifiche interne sulla puntuale attuazione dei protocolli; dall’altra tramite l’ascolto e il possibile recepimento di proposte esterne come quelle avanzate questa mattina dalle mamme, nella direzione di un maggiore coinvolgimento attivo di rappresentanti dei genitori in azioni di controllo e verifica dei servizi educativi, un aggiornamento serrato con gli stessi e la massima collaborazione e sostegno sia dal punto di vista psicologico ed educativo, sia da quello istituzionale ed amministrativo”.