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Santarcangelo-Rimini, "Un Baio di voti" e "Un Baio di consigli"

In foto: I giocatori del Rimini salutano i tifosi (Sportube)
I giocatori del Rimini salutano i tifosi (Sportube)
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
dom 17 apr 2016 22:47 ~ ultimo agg. 22:51
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SANTARCANGELO-RIMINI, “UN BAIO DI VOTI”

IL MIGLIORE: POLIDORI 1

E sono nove! In mezzo a mille burrasche, la sua annata migliore, quella che sono certo sarà il suo trampolino di lancio. Sono anche orgoglioso di aver intuito sin dalle prime uscite le doti di questo ragazzo, che era arrivato a Rimini da perfetto sconosciuto, ma ha veramente tutto per fare un’ottima carriera. Pronti via e va subito ad aggiornare il suo curriculum di bomber alla voce gol di testa e poi si prodiga a far passare una serata di costante allarme ai centrali santarcangiolesi, seppur poco coadiuvato dai compagni del pacchetto attaccanti che si alternano a fargli da spalla (ma questo non è certo colpa sua).
In mezzo, il solito generoso gioco di sponde e sportellate, senza mai risparmiarsi e senza pensare ad altro che non sia il bene della squadra. Lo so che adesso è pura utopia, ma che bello sarebbe rivederlo un altro anno a fronteggiare ancora con la maglia biancorossa solo i problemi sul campo di gioco.

IL PEGGIORE: DI MOLFETTA

Come poc’anzi detto, truce il destino del ruolo di seconda punta in questa annata. Il giovine rossonero non si sottrae a questo gramo destino. Già in altre occasioni avevo avuto modo di sottolinearne il buono spunto e l’apprezzabile spirito di sacrificio al servizio dei compagni di reparto e più in generale nei ripieghi a dar man forte al centrocampo. Ma non è certo questo che si chiede ad un attaccante, almeno non in maniera prioritaria. Da punta esterna dovrebbe attaccare gli spazi, dettare i lanci, dialogare col centravanti e possibilmente saltare qualche volta l’uomo per arrivare al tiro o quantomeno al cross. Ebbene, purtroppo non gli abbiamo visto fare niente di tutto questo. Anzi, sull’unica palla buona avuta nel primo tempo da posizione sì defilata rispetto alla porta ma comunque in piena area, ha partorito un’inguardabile “touché” di stile rugbistico, finita mezzo chilometro sopra la traversa. Non me ne voglia, ma per la prossima da “dentro o fuori” con L’Aquila darei una chance a qualcun altro (vedi alla voce “Consigli”).

“UN BAIO DI CONSIGLI A…”

POLIDORI 2

La scorsa settimana erano iniziate a circolare voci che davano per certa ed anzi come già avvenuta la messa in mora della società da parte di un calciatore biancorosso. La cosa ovviamente non è piacevole, anche se si tratta di un atto ampiamente legittimo di fronte ad una situazione di inottemperanza contrattuale come quella ampiamente conclamata della società gestita dal Presidente De Meis. La mossa ovviamente rischia di inguaiare ulteriormente la già fragilissima speranza di sussistenza della gloriosa e malandata Rimini Calcio.
E quindi tutti ad interrogarsi su chi poteva essere il giocatore ad aver inferto questo colpo quasi mortale “alle spalle” della casacca a scacchi biancorossi. Perciò ora fa ancora più effetto sapere che quel calciatore è Alessandro Polidori, lo stesso che con la rete della vittoria nel derby sta tenendo ancora in vita le speranze di salvezza sul campo della stessa società. Non c’è invece da stupirsi perché si tratta delle due facce della stessa medaglia, che sta ora volteggiando nell’aria. Speriamo solo che caschi dalla parte giusta.

LEONETTI

I lungodegenti Ragatzu e Della Rocca ancora e probabilmente in via definitiva out. Di Molfetta e per certi versi Bifulco hanno deluso. Per ultimo il convalescente Fall, per far sì che Acori nemmeno lo convocasse deve aver combinato qualcosa di grosso.
Fatta questa doverosa premessa, esprimo l’opinione che sarebbe comunque giusto concedere una seconda occasione di partire dal primo minuto all’altro attaccante di ruolo rimasto in rosa. Al suo ingresso in campo a Santarcangelo ha fatto in pochi minuti quello che Di Molfetta non era mai riuscito a fare nel resto della partita: slalom palla al piede e conclusione velenosa che ha costretto Nardi all’intervento più difficile della serata. La tecnica intravista non mi pare certamente seconda a quella degli altri compagni di reparto, anzi.
Dopo lo sfortunato esordio subito da titolare a Macerata, in tutti gli spezzoni in cui è stato chiamato in causa non mi è dispiaciuto affatto. Dai Leo, metti Leonetti!

Baio

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