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Rimini-Savona, "Un Baio di voti" e "Un Baio di consigli"

In foto: Ferrari, migliore in campo dei biancorossi, nulla ha potuto sul gol di Cocuzza (Sportube)
Ferrari, migliore in campo dei biancorossi, nulla ha potuto sul gol di Cocuzza (Sportube)
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
sab 9 apr 2016 22:40
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RIMINI-SAVONA, “UN BAIO DI VOTI”

IL MIGLIORE: FERRARI

Ok, abbiamo trovato un signor portiere, sicuro ed affidabile sia tra i pali che nelle uscite (sul gol non poteva proprio fare nulla e non è certo lui il colpevole ma la linea difensiva che troppe volte aveva già rischiato grosso nel fare il fuorigioco in modo troppo “disinvolto”).
Ma se il tuo estremo difensore risulta il migliore in campo nella partita che può valere un campionato, contro l’ultima in classifica, dove dovevi aggredire gli avversari e dar battaglia a tutto campo, devi farti parecchie domande.
Le risposte purtroppo le sappiamo già più o meno tutte e sono molto ma molto impietose.
Ferrarino da parte sua fa quel che può. È un giovane ed aitante atleta Scuola Milan, dove Donnarumma rischia di complicargli la carriera visto che il titolare dei rossoneri è più giovane di lui. Modesto e timido, quasi un contraltare rispetto allo juventino Anacoura.
Contro il Savona in più di un’occasione ha limitato i danni e tenuto in vita le speranze, anche se alla fine non è servito a nulla, se non a confermare che nessuno da qui fino alla fine gli toglierà più il posto.

IL PEGGIORE: BIFULCO

Il viatico dell’ottima prestazione di Teramo, con tanto di primo gol tra i prof, era dei migliori. E le attese altrettanto, per cui la delusione è stata enorme nel dover constatare come il giovane talentino napoletano abbia inciso quasi nulla sulla partita.
A memoria mia è stato più o meno così tutte le volte che Alfredo abbia avuto l’occasione di partire titolare e questo non è certamente un buon segno per lui e per le sue legittime aspettative di carriera.
Probabile che sia ancora non adeguatamente strutturato a livello fisico per un campionato come la Lega Pro, che si gioca più sull’agonismo che sulle doti tecniche di cui lui innegabilmente dispone.
Sta di fatto che fatica a mettersi in luce e tanto più ad essere decisivo come potrebbe e sicuramente vorrebbe. Non produce nessuno spunto degno di nota ed anzi spreca una favorevolissima occasione al 36′, defilandosi troppo dopo essere stato ottimamente servito in area. Esce poi subito al 9′ del secondo tempo per far spazio ad Albertini. Acori ha fiducia in lui, ma a queste condizioni difficile riproporlo dal 1° minuto nelle ultime quattro battaglie che ci attendono.

“UN BAIO DI CONSIGLI A…”

LA SQUADRA

Visto che noi tifosi gli paghiamo le trasferte, possibile che abbiano deciso che possono anche farne una in più ed essersi quindi arresi all’idea di fare i playout?
A parte gli scherzi (e a parte il fatto che giocando così possono ancora rischiare di arrivare ultimi), non riesco a spiegarmi una débâcle così totale come quella contro un onesto Savona, pur sempre ultimo ma comunque parso molto più motivato ed organizzato dei biancorossi. Gli avvertimenti di Acori non sono serviti a nulla ed anzi anche il Mister dev’essere incappato quanto meno in una giornata storta visto che non è riuscito assolutamente a dare un’identità alla prestazione dei suoi giocatori.
Qualche osservatore in tribuna si stupiva della poca qualità mostrata dai giocatori del Rimini. Noi invece lo sappiamo bene e proprio per questo ci saremmo attesi una prestazione almeno più garibaldina invece della minestra insipida che i giocatori ci hanno propinato.
Per salvarsi direttamente servono tre vittorie nelle ultime quattro. Se l’atteggiamento rimane questo, auguri… E la curva intanto canta: “Meritiamo di più”!

LA TERNA ARBITRALE

Nessun vittimismo per carità. E nessun alibi. Il Rimini ha giocato male e non meritava certo di vincere. La rete subita era regolare ed è stata figlia di una maldestra e sciagurata applicazione della tattica del fuorigioco. Ma anche la rete di Signorini era regolare. In quell’azione c’era qualcuno dei biancorossi più avanti di tutti ma non certo il centrale difensivo, che veniva da dietro ed aveva insaccato con un’ottima spizzata di testa in torsione. Magari le immagini mi smentiranno ma la sensazione dalla tribuna è stata piuttosto nitida.
Diciamo che non gira, visto anche che ci avviamo a concludere questo infausto campionato con la casella dei rigori concessi mestamente e desolatamente vuota. Anche oggi un paio di occasioni fra tocchi di mano ed abbracci da tergo ma niente da fare.
E comunque in generale ho notato una condotta indisponente da parte dei tre direttori di gara, con una gestione dei cartellini e più in generale eccessi di zelo inutili come sulla posizione del pallone in occasione di punizioni e calci di rinvio.
Sembreranno sottigliezze, ma chi era allo stadio penso capisca bene cosa intendo quando dico che l’arbitraggio non è stato certo “casalingo” come quelli che spesso ci capita di vedere in trasferta e quasi mai invece quest’anno al “Neri”.
Non vorrei per la nostra squadra niente di più di quello che ci spetta, ma neanche tanto di meno come ahimè sovente succede. Anche nel caso degli arbitri si tratta certamente di una questione di qualità.

Baio