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Cronaca Rimini

La maestra arrestata per maltrattamenti: "ho sempre agito nell'interesse dell'educazione dei bambini"

In foto: Un frame delle immagini raccolte dai carabinieri
Un frame delle immagini raccolte dai carabinieri
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 27 apr 2016 17:34 ~ ultimo agg. 28 apr 14:28
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È durato oltre un’ora e mezza l’interrogatorio di garanzia di L.P., la 61enne maestra riminese accusata di aver maltrattato alcuni bambini dell’asilo “Il Delfino”. Da venerdì scorso la donna, ritratta da telecamere nascoste dai carabinieri nell’aula e nei bagni, è agli arresti domiciliari.

La maestra, difesa dagli avvocati Moreno Maresi e Mattia Lancini, ha risposto a tutte le domande che le sono state poste, rivendicando la correttezza del suo operato. La donna ha ribadito più volte che in 40 anni di onorata carriera ha sempre e solo agito nell’interesse dell’educazione dei bambini, senza nessun intento di violenza o aggressivo.

E a fine interrogatorio ha sfogato la frustrazione e la pressione accumulata negli ultimi giorni in un pianto.

I legali della maestra si sono riservati iniziative per la revoca della misura cautelativa, ritenuta dalla difesa troppo afflittiva.


 

pomeriggio 5Intanto la vicenda fa parlare anche a livello nazionale. Nella trasmissione Pomeriggio 5, Barbara D’Urso si è collegata con Rimini dove Cinzia, la mamma che fece scattare la prima segnalazione del 2010, ha raccontato alcuni episodi riguardanti suo figlio che fu costretto dalla maestra a pulire la propria pipì dopo essersela fatta addosso in seguito a 3 ore di punizione nell’angolino (“Io ho sporcato, e io devo pulire dice la maestra” questa la spiegazione del piccolo alla mamma che ha poi chiesto e trovato conferma dell’episodio dall’insegnate di sostegno impossibilitata ad intervenire). Ma non era l’unico eccesso: ad esempio era solita costringere i bimbi a mangiare con l’imbuto. Nella trasmissione anche altre testimonianze di genitori riminesi. “Rimpiango di non essermi rivolta ai carabinieri nel 2010” ha detto Cinzia ricordando che all’epoca non aveva prove. Nonostante questo, fu sorpresa dal rapido reintegro della donna, nonostante ci fosse in piedi anche un procedimento penale.

Il comune di Rimini ha chiesto gli atti alla procura per far partire i provvedimenti disciplinari nei confronti della 61enne: sospensione e, in seguito, licenziamento.