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Politica Rimini

Salvini: anche Rimini può cadere. Tensioni in piazza

In foto: Salvini sul palco
Salvini sul palco
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 9 apr 2016 18:17 ~ ultimo agg. 11 apr 08:30
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Una piazza Cavour blindata dalle forze dell’ordine ha visto oggi il primo big fare tappa a Rimini in vista delle amministrative per sostenere il candidato del centrodestra Marzio Pecci. Il leader della Lega Matteo Salvini, dopo essere stato a Cattolica per inaugurare la sede del partito (oggi il suo tour romagnolo prevede anche Ravenna e Cesenatico), è arrivato con una ventina di minuti di ritardo rispetto all’orario previsto, le 16.30. Oltre agli elettori del centrodestra che hanno riempito la piazza nonostante la pioggia, ha trovato ad attenderlo anche alcuni contestatori. I ragazzi della Rimini Antifascista hanno inscenato un flash mob prima del suo arrivo, mentre cori e alcuni petardi lo hanno accompagnato mentre saliva sul palco. Due ragazzi sono stati ammanettati proprio per lo scoppio dei petardi. Una poliziotta è rimasta ferita a una mano e a una gamba, un collega è stato morso a una mano. Sotto la questura si è formato un piccolo assembramento per chiedere la liberazione dei fermati accompagnato da striscioni e fumogeni.

Salito sul palco allestito sotto la torre dell’orologio, Salvini (intervenuto dopo una breve introduzione del segretario della Lega Nord Romagna Jacopo Morrone e del candidato Pecci) ha dedicato proprio ai giovani dei centri sociali (una ventina quelli in piazza prima dell’inizio del comizio) le sue prime parole. “Quando Rimini tornerà ad essere una città normale – ha detto – Polizia e Carabinieri potranno occuparsi dei delinquenti non di un gruppo di sfigati che non conoscono le regole della democrazia. Andate a lavorare.”
Il leader della Lega (con la felpa d’ordinanza col nome Rimini) è poi intervenuto su numerose questioni di carattere nazionale: via la legge Fornero, via gli studi di settore, immigrazione controllata. Poi, ironizzando sugli ultimi fatti ha detto: ho capito che per far passare gli emendamenti della Lega bisogna telefonare alla Boschi. Sulle dichiarazioni del Premier Renzi che, in merito all’inchiesta petrolio, ha attaccato i PM di Potenza, il leader leghista ha detto: “secondo me la magistratura non funziona ma sono altre le priorità del Paese ora.”

Salvini ha poi invitato gli elettori ad andare alle urne il 5 giugno. Se è caduto il muro di Berlino, ha detto, anche quello di Rimini può cadere.
Dopo aver elencato i problemi, a suo dire, della città imputabili a chi la ha governata (dall’aeroporto chiuso all’abusivismo commerciale fino alla perdita di appeal turistico) Salvini ha spiegato che il candidato della Lega non ha la bacchetta magica ma garantisce impegno e onestà.

Casa Madiba ha dato vita a un pomeriggio antirazzista con iniziative nella casa don Gallo di via De Warthema e, con un  corteo promosso dal collettivo PERF, è stato presente in centro e in piazza per aderire al messaggio “MaiconSalvini”. Sulle tensioni in piazza Casa Madiba scrive: “Abbiamo appreso dalla stampa del fermo di due persone che stavano partecipando ad uno dei tanti presidi antirazzisti che oggi sono stati lanciati da diverse realtà. Non conosciamo i fatti ma speriamo siano presto rilasciati sono ben altri i criminali di cui dovrebbero occuparsi le istituzioni preposte: evasori, gli speculatori, mafiosi e razzisti vari”.