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Con Anche se piove, ogni giorno è alla scoperta del mondo

di Silvia Sanchini   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
gio 17 mar 2016 07:29 ~ ultimo agg. 22 mar 21:14
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Ogni giorno partire alla scoperta del mondo, meravigliandosi di tutte le cose belle che ci sono da conoscere. È in sintesi questa la filosofia di Anche se piove, scuola per l’infanzia della provincia di Rimini con un approccio pedagogico innovativo che intreccia la pedagogia montessoriana, l’outdoor education, la Comunicazione non violenta, la “pedagogia della lumaca” di Gianfranco Zavalloni.

E così ogni giorno i 23 bimbi dai 3 ai 6 anni che frequentano la scuola partono alla scoperta del mondo insieme alle loro insegnanti e ad alcuni semplici strumenti: dallo “zaino dell’esploratore” alla tutina per la pioggia perché – appunto – neppure il maltempo può fermare la curiosità e il desiderio di scoprire.

La scuola, attiva nel territorio riminese dal 2014, e fortemente voluta da alcuni genitori che ne hanno promosso l’avvio, è gestita dalla Cooperativa sociale “Il Millepiedi”, che in questi anni sta fortemente credendo e investendo sul metodo dell’outdoor education.
Scopriamo qualcosa in più di questo progetto parlandone con Antonella Guidi, una delle insegnanti (anzi “educatrice-accompagnatrice”, come amano definirsi nella scuola), energica e piena di interessi e passione per il suo lavoro.

 

Come è organizzata la vostra scuola?
Abbiamo un’equipe composta da tre educatrici-accompagnatrici: io, Serafina Omiccioli e Sonia Rivola a cui si affiancano due coordinatrici, Monica Mascarucci e Maria Paola Camporesi. C’è poi il supporto di tutta l’Area Infanzia della Cooperativa Il Millepiedi, coordinata da Sara Savoretti. Il nostro stile educativo si fonda sull’approccio non direttivo, e la relazione empatica: non ci sono costrizioni o obblighi nella scuola, ma i bambini sono i principali fautori dell’organizzazione delle nostre giornate. Una visione pedagogica fondata sulla fiducia nelle forze interiori che sostengono dall’interno la crescita dell’uomo. Da qui la necessità di favorire l’autoregolazione e la libera scelta del bambino nel percorso educativo. La nostra giornata inizia con l’assemblea che è luogo di incontro e di confronto. In assemblea infatti i bambini, le bambine e le educatrici si scambiano il buongiorno, aggiornano il calendario, raccontano di sè, fanno proposte per esperienze e attività da svolgere e possono discutere modifiche di tipo organizzativo o le regole condivise, stabilite sulla base delle esigenze del gruppo.

 

 

Come vengono prese le decisioni? Come si organizzano le giornate?

Le decisioni vengono prese attraverso il Metodo del Consenso democratico che prevede la scelta per votazione e l’ascolto delle ragioni di chi ha espresso parere contrario, alla ricerca di una mediazione consensuale. Nella scuola le attività ed esperienze vengono svolte senza alcuna costrizione né obbligo, ma i bambini sono i principali creatori dell’organizzazione delle nostre giornate ed hanno la possibilità di vivere e sperimentare la totalità degli spazi e l’uso in autonomia dei materiali. L’approccio non direttivo pone al centro la persona che il bambino è, ritenendo l’apprendimento un processo che lo coinvolge nella sua interezza di mente e corpo.
Le attività proposte dalle educatrici nascono sempre dall’osservazione dei bambini e dei loro interessi, con l’obiettivo di ampliare le loro conoscenze e motivare l’apprendimento. Naturalmente, ogni bambino è libero di integrarle, cambiarle e ampliarle in base alle proprie esigenze. Promuoviamo inoltre una scuola che tenga conto dei bisogni, dei diritti e dei tempi individuali di ogni bambino. Un luogo in cui sia possibile “rallentare” per restituire ai bambini il tempo di giocare, di scoprire, di assaporare ogni istante della loro vita, senza l’obbligo di dover correre per essere al passo con il più veloce o per essere in linea con il programma. Si tratta di un contesto in cui le educatrici-accompagnatrici e i bambini vivono una relazione paritaria che considera l’adulto e il bambino sullo stesso piano come persone, pur riconoscendo la loro diversità nei ruoli del processo di apprendimento.
“Anche se piove” si ispira ad altre esperienze?

La base della nostra pedagogia viene da due correnti di pensiero: il movimento della Pedagogia Radicale, nato a metà dell’800 che ha dato vita all’Educazione Libertaria ed ha tra i suoi maggiori esponenti Ivan Illich; il movimento dell’Educazione Nuova che si è sviluppato all’inizio del ‘900 influenzato dalle pedagogie attive di Montaigne, Comenio, Rousseau, Decroly da cui si è sviluppato l’approccio dell’educazione democratica. Noi ci riconosciamo in questo secondo tipo di visione e nell’approccio educativo di Maria Montessori, ma anche in quello di Don Milani e Mario Lodi o di Gianfranco Zavalloni. Nello sviluppo del nostro progetto ci siamo confrontate con altre realtà come la scuola libertaria di Verona, la scuola democratica Montessoriana della cooperativa Montessori.coop di Bolzano. Ci siamo ispirate alla scuola libertaria “Serendipità” di Osimo, con la quale continuiamo ad avere un rapporto di confronto e di formazione. Lo scorso settembre abbiamo ospitato a Rimini Michael Newman, docente della prestigiosa scuola libertaria inglese “Summerhill” la più antica scuola democratica del mondo (vedi: http://www.newsrimini.it/2015/10/outdoor-education-tra-desiderio-e-realta/). Questa contaminazione di esperienze è per noi molto importante anche se poi la nostra scuola ha un suo specifico e una propria originalità. Un altro supporto fondamentale al nostro lavoro arriva dal Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita dell’Università di Bologna, in particolare dal prof. Roberto Farnè e dalla sua equipe, per il progetto di outdoor education.

 

Quali sono le principali attività che vengono svolte nella vostra scuola?
Come si diceva lo spazio per le attività outdoor è per noi di fondamentale importanza. All’aperto l’atteggiamento dei bimbi è più propositivo, migliora la loro capacità di relazionarsi e collaborare, diminuiscono le occasioni di conflitto. Nella nostra scuola i bambini escono all’aperto tutti i giorni, quando lo desiderano, in tutte le stagioni e con qualsiasi tempo metereologico, giocando nel giardino con materiali “grezzi” e non artificiali, seguendo la crescita delle pianticelle nell’orto, arrampicandosi sugli alberi. Si divertono a cercare lombrichi e altri animaletti del prato, a costruire rifugi e immaginare avventure a bordo della barca che arreda il nostro giardino. Insieme ai bambini organizziamo passeggiate, esplorazioni del territorio, uscite con i mezzi pubblici alla scoperta della città di Rimini. Spesso poi gli obiettivi dichiarati delle nostre uscite, vengono sostituiti da qualcosa di sorprendente e interessante trovato per strada. Lasciamo spazio all’educazione incidentale, sostenendo l’idea che si impari dal mondo osservandolo e interrogandolo, sviluppando conoscenze fondate sulla scoperta e il ragionamento che scaturisce da esperienze autentiche.

 

Come sono invece organizzati gli spazi all’interno?
All’interno della scuola abbiamo spazi predisposti per le diverse attività ed esperienze: una stanza per le esperienze di vita pratica, il gioco simbolico, l’assemblea e il pranzo; una stanza “grembo” per rilassarsi con materassi, cuscini, coperte, libri…; una stanza per il gioco creativo delle costruzioni e per la scoperta di parole, pesi misure e numeri, arredata con materiali montessoriani; un laboratorio di falegnameria; un atelier artistico per esperienze di pittura e attività creative; un atelier motorio. Vengono inoltre promossi laboratori sulla base degli interessi mostrati dai bambini: in questo periodo si stanno svolgendo un laboratorio di musica condotto dal maestro Dario Stillo, un laboratorio di Movimento Danzato Metodo Hobart che conduco io. Stiamo inoltre coinvolgendo i genitori nel progetto “Genitori a scuola” che offre alle famiglie la possibilità di condividere coi i bambini le loro competenze e passioni.

 

In che modo la famiglia collabora alle attività?
La partecipazione attiva della famiglia alla vita della scuola e la condivisione tra scuola e famiglia della responsabilità educativa sono altri aspetti fondamentali del nostro progetto. Nella nostra scuola l’incontro e l’alleanza tra le famiglie e l’equipe educativa, sono garantiti da una struttura organizzativa che prevede un’Assemblea mensile, come luogo del confronto scuola-famiglie e un Patto Educativo, condiviso con le famiglie che “regola” i termini, i tempi ed i modi, della corresponsabilità educativa e della partecipazione attiva alla vita della scuola.
Vorremmo crescere dei bambini in grado di far fronte ai temporali che la vita a volte scatena, capaci di sentire dentro di sé che dietro alle nuvole c’è sempre il sole e che le tempeste sono parte integrante della vita, si affrontano e poi passano. Lasciano un segno nel terreno, dentro di noi, ma servono per far nascere nuove cose e ripulire quelle vecchie.

 

Anche se piove
Via Covignano, 238 – Rimini
Tel. e Fax 0541/ 753300 – segreteria iscrizioni e rette Tel e Fax 0541/ 25972
http://anchesepiovescuola.wordpress.com
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