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Il Santarcangelo presenta il nuovo socio, la società modenese '23 eventi 4'

In foto: la conferenza stampa
la conferenza stampa
di Maurizio Ceccarini   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
gio 11 feb 2016 11:54 ~ ultimo agg. 12 nov 18:45
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Il Santarcangelo presenta il nuovo socio, la società modenese “23 eventi 4”. Amministratore è Stefano Romani, titolare di un’agenzia di comunicazione e già socio del Modena FC.

Nei prossimi giorni sarà convocata l’assemblea dei soci chiamata a ratificare l’aumento  di capitale del 20% che sarà coperto proprio dal nuovo socio.

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Romani sarà il responsabile dell’area marketing del Santarcangelo nell’ottica di ricercare nuovi sponsor ma anche con progetti più ampi. L’avvocato Valeria Amarossi, altro socio della “23 eventi 4”, porterà invece la sua competenza in termini amministrativi.

L’accordo è stato raggiunto proprio nel giorno del deferimento ma, spiega Romani, “non abbiamo avuto nessun ripensamento”. Brolli, patron del Santarcangelo, parla di contatti con altri gruppi “ma non abbiamo dato aperture perché non convincevano come garanzie per come il Santarcangelo intende fare calcio”. La permanenza o meno del Santarcangelo in LegaPro non è stato un tema preso in considerazione in fase di accordo, chiariscono le due parti.

LA NOTA DEL SANTARCANGELO CALCIO
Si è svolta stamattina all’interno della sala stampa dello stadio “Valentino Mazzola” la conferenza stampa di presentazione dei nuovi soci del Santarcangelo Calcio Stefano Romani e Valeria Amarossi. I nuovi ingressi sono stati introdotti dal presidente Roberto Brolli e dal vice presidente Giuseppe Mussoni.

“Ringrazio i presenti e in particolare i nostri nuovi ospiti Stefano Romani e Valeria Amarossi – esordisce Brolli, li ringrazio a nome della società perché in un momento così particolare, avvicinarsi e diventare soci di una squadra di calcio professionistica di questi tempi non è così semplice. Loro però l’hanno fatto, rappresentano una società denominata “23 eventi 4” e sono di Modena. Magari quando nel mondo del calcio arriva gente da fuori c’è sempre un po’ di scetticismo oppure si tende a vedere il risvolto negativo delle cose. Noi ci conosciamo già da qualche mese e non nascondo che prima di loro abbiamo avuto anche altri contatti con alcuni gruppi che hanno manifestato interesse ad entrare in società, però non abbiamo dato aperture a queste figure perché non possedevano le credenziali e le garanzie giuste per fare calcio secondo i nostri principi.

Questa è una società di 41 soci, che diventeranno quindi 42 con l’ingresso di “23 eventi 4”. Siamo aperti anche ad altre proposte perché fare calcio a questi livelli per una piazza come Santarcangelo diventa difficilissimo, quasi proibitivo e abbiamo la necessità di trovare figure disponibili e serie come loro. E soprattutto che abbiano passione e non lo facciano per altri fini. Il che non significa che Romani e Amarossi non possano comunque trarre dei benefici per la loro attività, per carità.

La consegna delle due maglie ai nuovi sociLoro sono entrati in società e provvederemo entro l’inizio di marzo a convocare un’assemblea per attuare un aumento di capitale sociale pari al 20% di quello attuale. Si tratta di una ratifica, visto che sono già stati accettati nel consiglio direttivo come soci. Non acquisiscono quote di
altri, la base sociale si allargherà. Un segnale importante e positivo, in particolare in quanto abbiamo conosciuto persone che vedono questo sport, soprattutto a livello gestionale, come noi.

Per quanto concerne i ruoli, compatibilmente col loro tempo a disposizione, Romani sarà il nuovo responsabile dell’area marketing, poiché abbiamo bisogno di allargare il nostro tessuto commerciale e Amarossi si occuperà di tutta la parte amministrativa e finanziaria. Però il tutto verrà definito meglio una volta che abbiamo formalmente adempiuto alle varie questioni
assembleari”.

Stefano Romani, amministratore unico di “23 eventi 4”. “Avendo un’agenzia di comunicazione, metteremo a disposizione questa professionalità nel Santarcangelo Calcio per vedere se si può aumentare l’ingresso di sponsor e aziende partner. L’avvocato Amarossi, oltre che nel suo ambito, ha competenze finanziarie e anche da questo punto di vista cercheremo di portare qualche mattone in più alla costruzione che è stata messa in piedi in questi anni da questa società, a cui ci accomuna la stessa concezione del calcio. Ossia un calcio sano all’insegna dei valori. Io sono stato socio nel Modena FC, in cui ho vissuto quindi una realtà come quella di serie B completamente diversa. Avendo conosciuto, oltre a Roberto Brolli e il vice presidente Giuseppe Mussoni, pure altre figure, ci ha entusiasmato di questo ambiente anche il contorno esterno.

Non vogliamo fare grossi proclami, ma aiutare la società in questo suo percorso che è stato intrapreso e che ha portato finora ottimi risultati. La cosa che sottolineo e che ci ha fatto molto piacere, è la strana coincidenza tra la sera in cui abbiamo raggiunto un accordo per entrare nel club e il giorno dei deferimenti. Eravamo in pizzeria per festeggiare, poi quelle notizie hanno cambiato un po’ l’umore. Noi però non abbiamo cambiato idea, perché abbiamo capito il substrato di questa società. Quello che poi è venuto fuori in questi giorni conferma che il Santarcangelo è sano, al di là dell’immagine emersa in seguito a certe richieste di squalifiche e penalizzazioni che fortunatamente si sono ridimensionate. Speriamo chiaramente sia un episodio e che non si ripeta.

Siamo sempre stati appassionati di calcio, pure Valeria da sempre è una gran tifosa. Tra stadio e streaming le abbiamo viste praticamente tutte”.

Sui motivi che li hanno portati ad entrare nel Santarcangelo. “C’è stata una serie di incontri che hanno portato a delle conoscenze. Io sono amico da tanti anni con Roberto Cevoli, con cui sono stato assieme nel Modena. Tramite lui ho conosciuto Paolo Bravo, che mi ha presentato il presidente. Dopodiché abbiamo valutato l’idea di fare un’esperienza del genere. Questo perché, come detto, abbiamo una visione di questo sport similare. Non abbiamo, almeno noi, l’idea di fare calcio per avere vetrina. Ci piace la logica di sviluppare un settore giovanile e di coinvolgere una comunità, non di finire sui giornali e salire di categoria. Fare le cose come si fanno in tutte le aziende più piccole, come la mia, secondo determinati valori e facendo tesoro di ciò che si ha. Non sperperando, una moda dilagante in diverse squadre”.

Sulle modalità del suo ingresso in società. “Premesso che vorrei dare una mano alle persone che già operano nei settori commerciale e comunicativo, mi confronterò con loro per capire se alcune idee che ho in mente sono applicabili al contesto santarcangiolese. Non stiamo pensando di attivare operazioni che portano centinaia di migliaia di euro di sponsorizzazioni, questo per il discorso precedente sul fatto che non mi piace fare proclami. Poi se un giorno dovesse arrivare uno sponsor importante, tanto meglio. Però non possiamo partire con questi presupposti, perché non saremmo aderenti alla realtà. Non mi piace spendere premesse soltanto per fare colpo, innanzitutto devo finire di conoscere bene le varie situazioni, confrontarmi con le persone che lavorano qua e che ovviamente continueranno a farlo, e vedere quello che la mia agenzia può portare a Santarcangelo. Inteso non solo come squadra, ma nella sua interezza.

Dobbiamo partire da Santarcangelo e provare ad allargarci. Ho alcune idee a livello regionale, bisogna capire il tipo di riscontro che otteniamo dalle aziende. È chiaro che, lo dico poiché palese, non posso pensare di portare uno sponsor che mi dà tanti soldi per mettere tre cartelloni nello stadio. Questo non sta in piedi. Io devo cercare, a partire da Santarcangelo, di proporre progetti più ampi. E quindi che coinvolgano anche altri aspetti”.

Sulla quota di ingresso. “Il 20% è un inizio di percorso. Ripeto, non mi piace parlare prima perché nel mondo del calcio le cose possono variare con una certa rapidità. Intanto dobbiamo comprendere se dentro questa famiglia possiamo stare bene e se riusciamo a produrre benessere per la famiglia stessa. Dopodiché ognuno farà le sue valutazioni”.

“L’obiettivo principale, al di là della classifica – chiude il presidenteè consolidare questa realtà. Mi piacerebbe che qualcuno ogni tanto venisse in trasferta per rendersi conto di cosa ci sia fuori da Santarcangelo in Lega Pro”.

Al termine della conferenza stampa il Santarcangelo Calcio ha omaggiato i due nuovi soci con il libro della storia della squadra intitolato “Santarcangelo, una storia gialloblù” e due maglie da gara con i numeri 23 e 24. Un gioco di numeri per richiamare il nome della loro società.

Ufficio Stampa e Comunicazione Santarcangelo Calcio