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Emergenza freddo, 40 posti letto nell'ex stamperia di via De Warthema

In foto: repertorio
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di Andrea Polazzi   
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mar 22 dic 2015 14:04 ~ ultimo agg. 23 dic 13:54
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Da oggi e fino a metà aprile la vecchia stamperia comunale di via De Warthema a Rimini sarà destinata a struttura di prima accoglienza notturna con 40 nuovi posti per cercare di arginare l’emergenza freddo. Lo spazio è stato assegnato alle associazioni “Rumori sinistri” e “No border” (nate dall’esperienza del laboratorio Paz e già affidatarie della gestione dell’ex caserma dei Vigili del Fuoco di via Dario Campana) tramite un’istruttoria pubblica a cui sono stati invitati tutti i soggetti del terzo settore iscritti nell’elenco comunale dell’Area povertà ed esclusione sociale. Nel progetto presentato sono previste collaborazioni con le altre associazioni che già si occupano di emergenza freddo e accoglienza di senza fissa dimora, come Papa Giovanni XXXIII e Caritas. Già realizzati a carico del comune (che si occuperà anche delle utenze), i lavori strutturali e impiantistici, e gli arredamenti per la permanenza notturna.

Ogni anno, ricorda una nota dell’amministrazione, il comune accoglie e sostiene circa “seimila persone, dall’accoglimento in struttura degli anziani ai nuclei famigliari con minori in difficoltà, dai papà separati agli ultracinquantenni che hanno perso il lavoro e sono scivolati in condizioni di vulnerabilità sociale, ai disabili. Ci sono poi coloro che quotidianamente si recano allo sportello sociale del Comune per chiedere un aiuto concreto e immediato, che negli ultimi due anni hanno superato quota tremila accessi. Oppure coloro, più di 400 ogni anno che vengono sostenuti nelle piccole spese della quotidianità, dalle bollette della luce a quelle del gas o dell’acqua, o per coloro che sono in ritardo nel pagamento dell’affitto perché hanno perso il lavoro e, non da ultimo, il ruolo svolto in prima linea, spesso in solitaria, sull’accoglienza ai profughi.”

In questo quadro si inserisce “Rimini rete solidale”, il progetto di welfare di comunità del Comune  nato per allargare l’offerta di servizi sociali tramite la co-progettazione e il coinvolgimento attivo dei soggetti del terzo settore e della cittadinanza attiva.

“Continua con la disponibilità di ulteriori 40 posti a servizio dei senza tetto – commenta Andrea Gnassi, Sindaco del Comune di Rimini– l’assegnazione per scopi sociali, da parte del Comune di Rimini, di beni immobili inutilizzati. Un ritorno alla collettività di luoghi che ci siamo impegnati a far rivivere grazie a investimenti strutturali importanti e a scelte politiche chiare, nella direzione di un welfare di comunità, aperto e condiviso con il territorio”.

“Un risultato importante – è il commento di Gloria Lisi, Vicesindaco del Comune di Rimini con delega alla protezione sociale – frutto di un lavoro di rete. Per questo voglio ringraziare tutte le associazioni che hanno preso parte agli incontri di co-progettazione: Associazione Madonna della carità, Associazione Comunità Papa Giovanni XXII, Croce Rossa Italiana, Rumori Sinistri e No Border.
L’emergenza freddo è infatti solo una parte di ‘Rimini rete solidale’, un progetto nato per affrontare specifiche problematiche sociali tramite il coinvolgimento e la compartecipazione di alcuni interventi da parte della cittadinanza attiva, del terzo settore, del no profit. La consapevolezza è che dagli effetti della crisi si esce tutti insieme, attraverso un “welfare di comunità” reale, che nel nostro territorio in particolare, può contare sull’esperienza, la competenza e l’attivismo della cittadinanza e dell’associazionismo”.