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Savona-Rimini 0-0, "Un Baio di Voti" e "Un Baio di Consigli"

In foto: La girata di Polidori al 9' della ripresa (Sportube)
La girata di Polidori al  9' della ripresa (Sportube)
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
dom 29 nov 2015 22:02 ~ ultimo agg. 30 nov 14:57
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SAVONA-RIMINI 0-0, “UN BAIO DI VOTI”

IL MIGLIORE: ALESSANDRO POLIDORI
Il fatto di essere stato il match winner con il Teramo gli garantisce una maglia da titolare ed il “Poli” conferma il suo buono stato di forma.
Non avrà i piedi dolci come il suo compagno di reparto Ragatzu (e magari neanche quelli di Della Rocca) ma ha grinta e voglia da vendere e vorrebbe spaccare il mondo.
Rincorre ogni avversario, spesso portando il pressing alto quasi da solo. E questo non giova certo alla sua lucidità in fase conclusiva.
Si mangia infatti almeno un paio di gol, ma praticamente tutte le occasioni del Rimini portano la sua firma, a parte quella più clamorosa sui piedi di Pedrelli a metà ripresa.
Ho la sensazione che trovando il campo con continuità potrebbe sbocciare definitivamente. Lo auguro a lui e a tutti noi!

IL PEGGIORE: FRANCESCO TORELLI
Toro seduto..
Non me ne voglia il buon Francesco, ma già altre volte nel corso di questa stagione ho avuto occasione di chiedermi (come anche per De Martino) dove sia finito il giocatore che tanto mi aveva impressionato l’anno scorso per il dinamismo ed il senso tattico, abbinati ad uno spiccatissimo senso del gol.
Per carità, non che combini disastri, a parte qualche fallo sinceramente di troppo, che a volte pare quasi di frustrazione, forse perché lo smalto dei bei giorni in questo momento è un ricordo che deve farlo innervosire un po’.
Nel cimentarsi con la nuova categoria lui, come e forse più di altri, sembra non aver ancora trovato una collocazione consona nello scacchiere di mister Brevi (non che con Pane andasse molto meglio).
La cura che prescriverei, sarebbe di affiancargli qualcuno con doti di palleggio e geometria, che lo sollevino da incombenze di impostazione, consentendogli di dedicarsi a ciò che è più nelle sue corde. Che la cura si possa chiamare Gianluca Esposito? (vedi nei consigli).

“UN BAIO DI CONSIGLI A…”

DANIELE RAGATZU
Parafrasando il proverbio dalla famosa gatta, mi verrebbe da dire: “Tanto sta Ragatzu al largo che non mette lo zampino!”
Dani-boy è il nostro pezzo da novanta, e questo lo si è ampiamente capito. Spaziare su tutto il fronte d’attacco ed andarsi a cercare i palloni è una sua prerogativa di pregio ma a Savona tutto questo è avvenuto sempre troppo lontano da quella zona nevralgica che non può che essere l’area di rigore per chi come lui è deputato a fare quei gol che infatti così difficilmente arrivano in questa annata biancorossa.
Uno coi suoi piedi deve pensare non solo a proporsi per ricever palla, saltare l’avversario e imbeccare qualche compagno, ma anche e soprattutto a provare la conclusione, finalizzando sia i cross che gli uno-due.
Ovviamente va bene ed è apprezzabile il tiro da fuori, ma è l’ area il territorio in cui il nostro Ragatzu può e deve far valere quel tasso tecnico che continuo a reputare tra i maggiori in categoria.
Certo è che questo può anche aumentare i “trattamenti di riguardo” particolare dai difensori ma in questo caso magari arriverebbe anche qualche rigore. A proposito speriamo che la ginocchiata che l’ha costretto ad uscire sia solo una botta. Ciao Raga, tutto rego? Col Santarcangelo ci servi!

GIANLUCA ESPOSITO
Lo scugnizzo, alla prima conferma da titolare, a me non è dispiaciuto affatto. Il Rimini ha bisogno come il pane (e il gioco di parole con il vecchio mister non è affatto casuale, perché anche a lui sarebbe servito parecchio) di un uomo d’ordine in mezzo al campo, un metronomo in grado di dettare i tempi di gioco ed all’occorrenza innescare la gente veloce che tra i biancorossi certo non manca, ma anche lanciare lungo senza rifugiarsi sempre nel comodo scarico verso Ricchiuti.
Senza scomodare Pirlo, basterebbe una specie di Di Giulio dei bei tempi andati, tanto per intenderci.
Il ragazzo ha mostrato di avere stoffa e carattere e potrebbe essere nel posto giusto al momento giusto. Galli ha caratteristiche diverse e comunque o proprio per questo motivo in quel ruolo ha sinora alternato alti e bassi con quest’ultimi in quantità predominante.
Ecco allora che incamerando la fiducia del mister l’ex Savoia potrebbe sfruttare le sue doti finora solo intuite e la sfrontatezza dei suoi anni per prendersi le chiavi della manovra dei biancorossi e decollare verso una carriera importante.
Se questo non dovesse avvenire da qui a fine girone di andata il consiglio diventerebbe… per gli acquisti!

Baio