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Icaro Sport

Rimini Calcio, i Red White Supporters intervengono sulle vicende Luukap e Ecoservice

In foto: Lo striscione esposto durante Rimini-Lucchese
Lo striscione esposto durante Rimini-Lucchese
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 3 nov 2015 00:16 ~ ultimo agg. 20:11
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Dopo aver detto la loro sul caso Luukap con un eloquente striscione mostrato sabato al “Mazzola” nel corso di Rimini-Lucchese (“Via gli speculatori da Rimini. Luukap go home!”) i Red White Supporters intervengono sulle ultime vicende societarie, quelle legate al gruppo inglese e ad Ecoservice, con una nota pubblicata sulla loro pagina Facebook.

Riportiamo il testo dei tifosi della Curva Est:

“In merito alle vicende Luukap e Ecoservice: e il Comune dei mille eventi dov’è?

Da anni ormai essere tifosi del Rimini equivale a combattere battaglie in campo e soprattutto fuori. Recenti vicissitudini ci hanno portato a prendere posizione, in particolare abbiamo notato da parte di Luukap che a fronte di impegni presi non sono state versate le quote e ora si cerca di acquisire parte del Rimini tramite un sequestro delle quote per via giudiziaria. Al di là della censura già espressa nella recente sentenza, che ha bollato come “mala fede” il comportamento della società inglese, l’intera operazione ci pare frutto di speculazione, e certamente non ci interessa una holding che tenta di fare una scalata per via giudiziaria ai danni del Rimini. Di BSE, Esposito, JetSet ne abbiamo avute abbastanza, quindi: GO HOME.

Ancor più incredibile la vicenda di Ecoservice. Ex socio di (…) Amati, nel CDA della precedente società che ha coperto di debiti il Rimini, tra i protagonisti dell’accordo dei vecchi soci con il Comune come garante (un accordo che evidentemente non tiene, e un garante che evidentemente non garantisce…), Ecoservice ha ora l’ardire di chiedere non il pagamento di eventuali spettanze, ma nientemeno che il fallimento della Rimini Calcio. Un comportamento quantomeno sospetto, perché fallendo il Rimini non potrebbe risarcirgli gli eventuali crediti. A che pro o per chi dunque agisce Ecoservice? E con quale coraggio – dalla posizione di ex socio protagonista di una delle più pessime gestioni della storia – chiede il fallimento del Rimini per i debiti che egli stesso ha contribuito a creare?

E soprattutto, che fine ha fatto il Comune, il “garante”, che tace di fronte a una folle richiesta che mette a rischio l’esistenza della centenaria squadra di calcio, patrimonio non di De Meis o dei capricci di Ecoservice, ma della città stessa?”