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Nazionale Rimini

Non importa come sei, ma ciò che dici!

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mer 4 nov 2015 09:00 ~ ultimo agg. 5 nov 17:41
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Un nuovo progetto promosso dall’Autorità Nazionale Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza sta coinvolgendo un gruppo di giovani provenienti da diverse parti d’Italia, compresa la nostra città.

Si tratta della prima radio istituzionale fatta dai e per i ragazzi per raccontare il loro mondo rendendoli protagonisti aggregando un network di radio digitali di tutta Italia.

 

Un’idea nata ispirandosi a una delle prime web radio fatte da studenti in Italia: Radio Kreattiva di Bari, che racconta il mondo con la voce diretta dei più giovani e che è nata nel territorio barese anche come azione di contrasto alla cultura mafiosa e a tutte le forme di devianza. Ma sono state coinvolte anche Radio USB di Milano, Radio 100 passi di Palermo e il network di Napoli che dà voce a un gruppo di giovani migranti.

Sarai Teens Digital Radio, il nome scelto per questo progetto, ha in palinsesto diversi programmi e altri format verranno man mano ideati dalle redazioni di tutta Italia e dai gruppi dei giovani coinvolti. Obiettivo della radio sarà anche quello di essere uno strumento di partecipazione e di riscatto per quei ragazzi che vivono in territori spesso considerati ai margini.

 

Il primo click è arrivato lo scorso Giugno alla presenza del Presidente del Senato Piero Grasso durante la quarta relazione al Parlamento dell’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza.

In questi mesi i ragazzi di “Sarai” hanno partecipato e raccontato importanti appuntamenti a partire dal Festival Antimafia della Creatività e dei Diritti a Roma, il Giffoni Film Festival a Valle Piana in provincia di Salerno, il Festival Segni d’Infanzia e Oltre a Mantova.

Il 2 e 3 Ottobre si è svolto inoltre a Roma il Kickoff Meeting, un evento di formazione per i ragazzi del network di Radio “Sarai”. Tra i partecipanti anche una delegazione riminese, composta da Anna, Bianca e Allegra, volontarie del Festival “Mare di Libri” (www.maredilibri.it), che ci racconta: “Dopo il primo incontro con Vincenzo Spadafora, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, nell’ambito dell’ultima edizione del nostro Festival a Rimini, siamo stati ricontattati per partecipare a questa nuova esperienza, che per noi è addirittura una sfida visto che non abbiamo mai fatto radio! La nostra redazione sarà costituita da una decina di ragazzi e ragazze, tutti scelti dalle file dei volontari di Mare di Libri, e nostro compito sarà realizzare il format culturale di Radio Sarai, che rispecchierà molto il lavoro che abbiamo sempre fatto per il festival con la letteratura per adolescenti…dovremo solo imparare a veicolare le nostre idee attraverso la radio, ma sicuramente ci riusciremo!”.

 

Ma perché la radio è uno strumento così efficace per raccontare il mondo degli adolescenti? Lo chiediamo a Mary Triggiano e Fabrizio Tamma, che da alcuni anni collaborano con Radio Kreattiva e che sono stati coinvolti anche in Radio “Sarai”.

Per Mary, 15 anni, studentessa al Liceo Linguistico: “La radio è un ottimo strumento per conoscere meglio se stessi ed i propri limiti. Parlando di me, posso dire che dietro a quel microfono la mia timidezza diminuisce e la voglia di esprimermi aumenta sempre più. Inoltre credo che la radio (o qualsiasi altro mezzo di comunicazione) fatta da adolescenti riesca ad attirare maggiormente i giovani, spinti dalla voglia di confrontarsi e di farsi sentire, perché tutti hanno qualcosa da dire.

 

Aggiunge Fabrizio, che di anni ne ha 18 e frequenta il Liceo Scientifico: “Sin dagli anni Sessanta la radio ha raccontato le generazioni degli adolescenti e dei giovani che avevano qualcosa da dire: dalle radio clandestine che passavano brani rock ‘inaccettabili’, passando per le radio universitarie, quelle underground e quelle che amplificavano le grida di giustizia dei giovani come Radio Out. Con la radio non importa chi sei, come ti vesti e come appari ma le idee che hai e come le dici. La radio è uno strumento comodo ed è più facile ascoltare che leggere quindi anche più immediato, per questo la piattaforma radiofonica andrebbe valorizzata sempre di più”.

 

Radio “Sarai” può essere ascoltata su http://www.sarai.garanteinfanzia.org/ oppure scaricando l’app Sarai. È un ulteriore importante tassello nelle esperienze di partecipazione dei più giovani alla vita del nostro Paese, in accordo con il principio della libertà di espressione e con il diritto ad esprimere il proprio punto di vista, sanciti anche dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Continueremo a tenervi aggiornati sullo sviluppo di questo bel progetto…nel frattempo: stay in radio and stay tuned!

Silvia Sanchini