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Cultura Rimini

"La bellezza disarmata". Giovedì in fiera Julian Carron e Fausto Bertinotti

In foto: don Julian Carron
don Julian Carron
di Redazione   
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lun 30 nov 2015 17:39 ~ ultimo agg. 17:47
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Giovedì alle 21 al padiglione D7 di Rimini Fiera (ingresso est) don Julián Carrón e Fausto Bertinotti presenteranno “La bellezza disarmata”, prima opera in italiano di Carron, l’erede di don Luigi Giussani alla guida del movimento di Comunione e Liberazione.
A introdurre l’incontro sarà Manlio Gessaroli, responsabile diocesano della Fraternità di CL, mentre coordinerà Andrea Simoncini, docente di Diritto Costituzionale all’Università degli Studi di Firenze.

La pagina Facebook dell’evento.


 

La scheda del libro:

Il libro propone il percorso compiuto da Carrón a partire dal 2005, anno della sua elezione a presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, dopo che don Giussani stesso, l’anno prima, lo aveva chiamato dalla Spagna a condividere con lui la responsabilità di guida del movimento. Gli scritti, nati in occasioni diverse, sono stati ampiamente rielaborati e ordinati dall’autore per offrire il contributo di una esperienza reale a chiunque sia alla ricerca di ragioni adeguate per vivere e costruire spazi di libertà e di convivenza in una società pluralistica. A volte le sue riflessioni sono frutto di un dialogo aperto con interlocutori di diversa provenienza culturale, senza mettere in campo altra risorsa che la ‘bellezza disarmata’ che riflette il mistero cristiano.
Il terrorismo, le persecuzioni, il dramma delle migrazioni, la crisi economica e politica, l’emergenza educativa e, in generale, la crisi antropologica che affonda le sue radici in quello che Papa Benedetto XVI chiamava “crollo delle evidenze”… Tutto ciò pone a noi tutti, cristiani e non, la domanda su cosa sia davvero necessario per ripartire: cosa può strappare al nulla omologante e riaprire la speranza? Cosa può generare una coscienza nuova e più profonda di sé e della realtà, in tutte le dimensioni del vivere (educazione, famiglia, lavoro, politica), un desiderio interamente dispiegato, una capacità di gratuità, di letizia e di costruttività?
“A rischio oggi”, dice Carrón, “sono proprio l’uomo, la sua ragione, la sua libertà, inclusa la libertà di avere una ragione critica”. E cita una frase di don Giussani che pare scritta oggi: “Il pericolo più grave non è neanche la distruzione dei popoli, l’uccisione, l’assassinio, ma il tentativo da parte del potere di distruggere l’umano. E l’essenza dell’umano è la libertà, cioè il rapporto con l’infinito”. Perciò, continua Carrón, “la battaglia che deve essere combattuta dall’uomo che si sente uomo è ‘la battaglia tra la religiosità autentica e il potere’”.
“L’unica condizione per essere sempre e veramente religiosi è vivere sempre e intensamente il reale, senza rinnegare e dimenticare nulla” scriveva don Giussani nel suo libro più famoso, Il senso religioso, e il suo successore scommette totalmente su questo metodo: sottoporre anche la fede alla verifica dell’esperienza. Solo se l’avvenimento cristiano si dimostra capace di risvegliare l’uomo e di affrontare l’intera esistenza con le sue prove e la sua problematicità, può risultare credibile e suscitare l’interesse dell’uomo contemporaneo.


 

Julián Carrón è nato nel 1950 a Navaconcejo (Spagna). Ordinato sacerdote nel 1975, è stato docente presso l’Università Complutense di Madrid ed Élève Titulaire presso l’École Biblique di Gerusalemme, responsabile del Seminario Minore, professore di Religione, direttore del Collegio Arcivescovile di Madrid.
Dopo il dottorato in Teologia, conseguito presso la Facoltà Teologica del Norte de España, a Burgos, è stato professore di Nuovo Testamento alla Facoltà di Teologia San Dámaso di Madrid. Oltre a numerosi articoli scientifici, ha pubblicato El Mesías manifestado. Tradición literaria y trasfondo judío de Hch 3, 19-26. È stato direttore dell’edizione spagnola della rivista internazionale Communio.
Dal 2004 si è trasferito a Milano, chiamato da don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione, a condividere con lui la responsabilità di guida del movimento. Nel 2005 la Diaconia Centrale lo ha nominato Presidente della Fraternità di CL, quale successore di don Giussani. Il Pontificio Consiglio per i Laici lo ha inoltre nominato Assistente Ecclesiastico dei Memores Domini, associazione laicale che “riunisce persone di Comunione e Liberazione che seguono una vocazione di dedizione totale a Dio vivendo nel mondo”.
È docente di Teologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.