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Attualità Bellaria Igea Marina

Badantato. In crescita assistenti italiane, ma solo con orario ridotto

In foto: repertorio
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di Simona Mulazzani   
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ven 6 nov 2015 14:56
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Incrociare domanda e offerta, tra chi cerca assistenza familiare e chi offre la sua competenza professionale. Sono 172 le famiglie e 305 le assistenti familiari che nei prime nove mesi del 2015 sono sono rivolte al servizio “assistente in famiglia” promosso dal distretto socio sanitario di Rimini nord, quello composto dai Comuni di Rimini, Bellaria-Igea Marina e da quelli della Unione dei Comuni Valmarecchia . 73 i contratti stipulati.

Le badanti sono per lo più straniere ma si è visto anche una crescita delle richieste da parte di donne italiane che, a differenza delle prime, però non garantisco un servizio h24 che è invece il più richiesto dalle famiglie.

 

Ha visto invece la partecipazione di 250 persone il progetto “Bada bene” che ha proposto percorsi di auto formazione per le assistenti e la certificazione di circa trenta assistenti, tramite momenti di qualificazione con esperti.

Numeri importanti – è il commento di Gloria Lisi, Vicesindaco con delega ai servizi educativi del Comune di Rimini – che testimoniano una necessità sempre più spiccata nella nostra comunità. Un lavoro quello del badantato svolto spesso da persone straniere, che hanno un ruolo delicatissimo. Nel proporre il servizio abbiamo dato forza ad alcuni concetti fondamentali, come la regolamentazione di questo impiego, e la valutazione delle caratteristiche professionali, ma anche umane e relazionali delle assistenti che si propongono alle nostre famiglie. Si evidenzia anche un ritorno di disponibilità al lavoro di cura da parte di italiane. Rispetto alle straniere però si tratta di una disponibilità a ore, spesso diurna o anche notturna, ma mai insieme. Mentre la richiesta da parte delle famiglie è sempre più globale, 24 ore al giorno, in convivenza. Su questo aspetto sono ancora le badanti straniere quelle che offrono la maggiore disponibilità”.