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Approvata nuova legge su cittadinanza per minori figli di stranieri. Il commento di Arlotti

di Redazione   
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mar 13 ott 2015 18:46 ~ ultimo agg. 18:47
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La Camera ha approvato il testo unificato delle proposte di legge recante Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, in materia di cittadinanza. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato.  La nuova legge è rivolta a ragazzi/e nati/e in Italia da genitori stranieri o arrivati prima del compimento del dodicesimo anno di età che abbiano alcuni requisiti, tra i quali anche la frequenza scolastica e il possesso da parte di almeno un genitore del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lunga durata. “Per riconoscere la cittadinanza abbiamo scelto di puntare sul radicamento della famiglia e del minore in Italia” – commenta Arlotti – “Si tratta di una riforma importante per l’Italia e per moltissimi bambini”.

“L’integrazione degli immigrati e dei loro figli occupa un posto di rilievo nell’agenda, sia economia, sia sociale, del nostro Paese e dell’intera Unione Europea – commenta il deputato riminese del PD Tiziano ArlottiUna partecipazione attiva degli immigrati e dei loro figli al mercato del lavoro e, più in generale, alla vita sociale è una condizione imprescindibile per garantire la coesione sociale del paese di accoglienza e per renderli cittadini autonomi e capaci di intraprendere un reale percorso di integrazione. Quando si parla di cittadinanza, non è all’emergenza dell’attuale ondata di arrivi che bisogna guardare, ma a quella comunità di stranieri, residente legalmente in Italia da tanto tempo, che nel nostro Paese ha deciso di lavorare, vivere, crescere una famiglia, integrandosi nella nostra società. E in particolare, la nuova legge sulla cittadinanza è rivolta ai figli di questi immigrati, nati e cresciuti in Italia, italiani a tutti gli effetti, tranne che formalmente”.