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Politica Rimini

Parco Spina, Mauro: "Il Comune potrà essere chiamato a corrispondere altri 4 milioni"

In foto: Gennaro Mauro
Gennaro Mauro
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 23 set 2015 09:24 ~ ultimo agg. 09:27
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Gennaro Mauro, capogruppo del Popolo della Libertà di Rimini, interviene con una nota sulla questione Parco Spina, approdata martedì in V Commissione.

“Abbiamo il timore che le problematiche relative all’acquisizione legittima delle aree del parco Spina di Miramare rappresenteranno una dolorosa spina per il bilancio del comune di Rimini, che ci porteremo ancora per molti anni – scrive Mauro -.

Le problematiche legate al Parco Spina hanno origini lontane e sono legate all’illecita occupazione delle aree fatta dalla comune a discapito dei proprietari dei fondi. Negli anni settanta il comune senza aver nessun titolo decise di acquisire le aree per una pubblica finalità (parco) senza corrispondere alcun indennizzo ai legittimi proprietari.

Venne realizzato un parco pubblico dopo aver promosso una forte cementificazione, in modo illegittimo e in parte anche compiendo atti illeciti, seppur disciplinati da un specifico istituto giuridico introdotto dalla Suprema Corte di Cassazione.

Oggi il comune di Rimini viene condannato a pagare due milioni di euro a titolo di indennizzo per occupazione acquisitiva a favore del curatore fallimentare del fallimento Sabatini Angelo, causa promossa dal privato nell’anno 1998 appena in tempo per non far acquisire l’area al comune per usucapione. Nei prossimi gradi di giudizio verrà definito l’effettivo valore dell’area acquisita dal comune e sapremo l’esatto cifra da erogare ai legittimi proprietari.

Purtroppo non è finita qui. C’è un’altra ricorso pendente in Cassazione, promosso da altri privati riferita ad altri ambiti del parco che interessa un’area molto più ampia, più del doppio di quella interessata dalla sentenza del tribunale di Rimini. Il comune di Rimini sarà quasi certamente a indennizzare i legittimi proprietari, perché l’orientamento della cassazione è mutato e non potrà essere sostenuta l’istituto della prescrizione.

Se il valore venale dell’area venisse definito secondo i criteri individuati dai giudici del tribunale di Rimini, il comune dovrebbe erogare ai legittimi proprietari almeno altri quattro milioni di euro. Un particolare questo, non secondario che va ad impattare in modo forte sul bilancio comunale dei prossimi anni.

L’assessore Brasini ci riferisce che sta attentamente monitorando il contenzioso del comune di Rimini per evitare brutte sorprese per le casse comunali, ma in nessuna relazione di bilancio di questi ultimi quattro anni è stato fatto un minimo cenno alle criticità di natura economica legate all’acquisizione delle aree del parco Spina.

Le rassicurazioni dell’assessore non ci bastano, anzi il non aver evidenziato che il comune di Rimini potrà essere chiamato a pagare altri quattro milioni di euro nel prossimo futuro, ci fa comprendere che l’amministrazione comunale a differenza di quello che dice non ha prontezza di tutti i debiti non ancora iscritti a bilancio.

Naviga a vista, intenta ad utilizzare tutte le risorse economiche al fine realizzare opere pubbliche in quest’ultimo scorcio di legislatura che siano da volano per la prossima campagna elettorale. Poca importa che ci siano ancora degli scheletri negli armadi, sarà un problema di domani.

Come esponente del centrodestra – conclude Mauro mi attiverò affinché l’intero consiglio comunale sia portato a conoscenza di tutte le poste debitorie non iscritte a bilancio, per evitare altre le brutte sorprese ai contribuenti riminesi”.