Indietro
menu
Attualità Rimini

36° Meeting. I messaggi di Papa Francesco e di Mattarella

In foto: Mattarella e Papa Francesco
Mattarella e Papa Francesco
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 19 ago 2015 14:09 ~ ultimo agg. 14:44
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Il Meeting di Cl “può cooperare ad un compito essenziale della Chiesa, cioè non consentire che qualcuno si accontenti di poco”. Lo dice Papa Francesco nel suo messaggio per la 36esima edizione del Meeting per l’Amicizia tra i Popoli che si apre domani a Rimini inviato tramite il Segretario di Stato, il cardinal Pietro Parolin. “Il dramma di oggi – scrive il Santo Padre – consiste nel pericolo incombente della negazione dell’identità e della dignità della persona umana. Una preoccupante colonizzazione ideologica riduce la percezione dei bisogni autentici del cuore per offrire risposte limitate che non considerano l’ampiezza della ricerca di amore, verità, bellezza, giustizia che è in ciascuno”.

Il Messaggio di Papa Francesco prosegue citando Don Giussani: “Le esigenze umane costituiscono riferimento, affermazione implicita di una risposta ultima che sta al di là delle modalità esistenziali sperimentabili. Se venisse eliminata l’ipotesi di un “oltre”, quelle esigenze sarebbero innaturalmente soffocate».
«Con il tema di quest’anno il Meeting può cooperare a un compito essenziale della Chiesa, cioè «non consentire che qualcuno si accontenti di poco, ma che possa dire pienamente: “Non vivo più io, ma Cristo vive in me”».  «Qui sta il contributo che la fede cristiana offre a tutti e che il Meeting può testimoniare innanzitutto con la vita delle persone che lo realizzano». Concludendo con l’invito ad “andare incontro a tutti sostenuti dal desiderio di proporre con forza, bellezza e semplicità la buona notizia dell’amore di Dio”.

Alla manifestazione è arrivato anche il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che è tornato a parlare di corruzione: “La nostra società ha bisogno di testimoni credibili che conducano la loro azione con coerenza e moralità rompendo l’area grigia dell’opportunismo che purtroppo sfocia spesso nella corruzione, germe distruttivo della società civile”.

Mattarella ha aperto la riflessione allo Stato e alla dimensione internazionale: “La persona è il fondamento della comunità e dello Stato. La sua libertà, il valore incomprimibile del suo essere unica e irripetibile, l’integralità dei diritti umani preesistono, come indica l’articolo 2 della nostra Costituzione, agli stessi ordinamenti. Da questa radice è nato il Meeting, che nel tempo ha prodotto centinaia di incontri e discussioni, ha arricchito il dialogo, ha sviluppato maturazioni e amicizie.
In questa esperienza si sono formati tanti giovani, è cresciuta e si è fatta adulta la vostra associazione, ne ha tratto ricchezza il pluralismo della nostra società e della nostra cultura”.

“Dalla capacità di dialogo, di comprensione reciproca, di collaborazione tra le religioni monoteiste dipenderà la pace nel mondo. Di questo dobbiamo essere consapevoli. Il terrorismo, alimentato anche da fanatiche distorsioni della fede in Dio, sta cercando di introdurre nel Mediterraneo, in Medio Oriente, in Africa i germi di una terza guerra mondiale. Sta alla nostra responsabilità fermarla». «La democrazia si esporta con la cultura e con l’esempio”.