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Attualità Rimini

Restyling Lungomare, dal 31 agosto si parte con le manifestazioni di interesse

In foto: un rendering del nuovo lungomare. Diventerà realtà?
un rendering del nuovo lungomare. Diventerà realtà?
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 30 lug 2015 18:00 ~ ultimo agg. 31 lug 14:42
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Dopo un’inerzia lunga 50 anni, nel corso dei quali le località vicine si sono già attrezzate, sembra finalmente arrivato anche per Rimini il momento di mettere mano ai Lungomari. Il progetto è quello, già presentato alcuni mesi fa, del Parco del Mare: via il cemento e le auto, spiaggia e lungomare che si fondono, nuovo verde e servizi in particolar modo dedicati al benessere. Parcheggi in parte sotterranei e in parte di attestamento.

Un indice edificatorio di appena 0,08 (20mila metri per servizi e imprese su un’area di intervento di 215mila metri quadri) contro lo 0,8, ricorda il sindaco, degli ormai accantonati project delle archistar (70mila metri di nuove edificazioni su 90mila di area di intervento). “Un cambio d’epoca” sottolinea il sindaco Andrea Gnassi che nel pomeriggio ha incontrato la stampa locale. Per il progetto chiamato a cambiare il volto della cartolina balneare, l’amministrazione ha deciso di puntare sui privati: il comune ha definito la cornice, i privati dovranno ora fare le proprie proposte. Dopo la commissione di oggi e quella in programma lunedì, l’atto di indirizzo passerà in consiglio il 4 agosto e a fine mese ci sarà l’avviso pubblico. “L’amministrazione non cala questo progetto dall’alto”, spiega il primo cittadino ricordando le decine di incontri con categorie ed operatori degli ultimi due anni. “Dal 31 agosto – continua – ogni operatore potrà fare la propria proposta per fette precise di Lungomare”. La zona sud sarà divisa in 9 stralci ma il primo, il cosiddetto triangolone di piazzale Boscovich, è ancora in attesa di passare definitivamente in mano al comune. Si procederà quindi con gli altri 8.

Dal 31 agosto ci saranno 60 giorni per presentare le manifestazioni di interesse che poi l’amministrazione valuterà entro i primi di gennaio, toccherà poi agli accordi di programma.

Alcune banche stanno pensando a prodotti finanziari ad hoc per sostenere i privati intenzionati ad investire: Carim ha già previsto un plafond da 50 milioni e Unicredit è intenzionata a fare altrettanto.

Difficile parlare di tempi: nella zona Nord, dove di procede per accordi di programma, già a maggio potrebbe essere inaugurato il primo miglio di Torre Pedrera. Nella zona su i lavori potrebbero partire comunque in primavera. Anche perché non sarà necessario mettere d’accordo tutti. “Il comune, in tempi di incertezze come quelle relative alla Bolkenstein, vuole dare certezze – dice Gnassi – noi mettiamo in gioco il Lungomare dandolo in diritto di superficie per 50 o 90 agli imprenditori che vorranno investire. La cosa bella è che si potrà partire anche se c’è qualcuno che non ci sta: vorrà dire che faremo un pezzo di lungomare riqualificando ad esempio le tre spiagge disponibili a farlo mentre chi resta indietro vedrà poi il da farsi. Niente veti incrociati. Come amministrazione siamo intenzionati a sostenere, anche economicamente, chi partirà per primo con i progetti senza aspettare che tutti si muovano. Abbiamo capito infatti che attendendo che tutti si muovano, alla fine non si muove mai niente.”

Sull’iter seguito dall’amministrazione la discussione di oggi in commissione è stata però molto accesa. L’opposizione ha criticato in particolar modo la tempistica. Su Facebook la consigliera del Movimento 5 Stelle Carla Franchini l’ha definita una “delibera last minute”. Non è accettabile, si legge in una nota del 5 Stelle, che il tassello più strategico di Rimini possa essere licenziato in fretta e furia sacrificando l’ascolto in sede istituzionale di tutte le categorie coinvolte. Una fretta dettata, secondo i consiglieri pentastellati, da motivi elettorali. Dubbi vengono avanzati anche sulla fattibilità finanziaria dell’operazione. 

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