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Cronaca Rimini

Vendeva merce dell'ente. Arrestato dipendente del Comune di Rimini

In foto: la merce sequestrata
la merce sequestrata
di Redazione   
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gio 21 mag 2015 11:49 ~ ultimo agg. 22 mag 17:19
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La Guardia di Finanza di Rimini ha arrestato per peculato e falso un dipendente del Comune di Rimini

Le indagini sono partite da una segnalazione anonima indirizzata al Sindaco di Rimini in cui si faceva riferimento a comportamenti illeciti di un dipendente comunale 51enne residente a Rimini, relativi all’utilizzo indebito di un’auto di proprietà dell’Ente, della quale aveva la disponibilità in qualità di responsabile degli arredi delle scuole nido, materne ed elementari della città.

Attraverso l’esame dei documenti acquisiti presso il Comune di Rimini, che ha fornito fattiva collaborazione ai militari, e servizi di osservazione e pedinamento è stata individuata una serie di elementi che oltre a riscontrare la veridicità della segnalazione hanno permesso di accertare la commissione di altri reati.

E’ stato accertato che il dipendente utilizzava l’auto solo in minima parte per finalità istituzionali approfittandone invece per svolgere commissioni e per seguire i suoi interessi personali; per occultare le prove del reato, compilava falsamente il libretto di servizio del veicolo nel quale doveva annotare chilometri percorsi, orari di utilizzo e località dove si era recato.

Le Fiamme Gialle hanno eseguito anche videoriprese e attività di localizzazione satellitare che hanno provato che il dipendente si era recato più volte, occultando i loghi del Comune di Rimini sulle fiancate dell’auto di servizio, fuori dal territorio comunale ed in particolare a un’attività di compravendita di usato a Cattolica dove aveva più volte posto in vendita, utilizzando un conto a lui intestato, merci e attrezzature varie di proprietà del Comune di Rimini e dell’ex centro di formazione regionale “Itinera”: carta igienica, prodotti per l’igiene, generi alimentari.

Anche nella mattina del 18 maggio l’uomo, utilizzando impropriamente l’auto del Comune, si è nuovamente recato all’esercizio in questione (che non é il Mercatino dell’Usato di Cattolica, ci tengono a precisare i titolari di quest’ultimo). Questa volta però ad attenderlo c’erano i militari delle Fiamme Gialle che lo hanno arrestato in flagranza di reato perché sorpreso mentre stava riscuotendo il pagamento della merce venduta in precedenza, ma anche tentando di mettere in vendita nuovi beni del comune di Rimini di cui si era illegalmente appropriato. I beni sono stati sequestrati.

Il ricavo dei beni pubblici complessivamente venduti dal dipendente ammonterebbe a circa 20.000 euro. Le indagini sono state condotte dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Rimini, coordinati dal Procuratore della Repubblica di Rimini. Paolo Giovagnoli e dal Sostituto Procuratore Marino Cerioni,

L’Amministrazione Comunale di Rimini ha disposto in via cautelativa la sospensione dal servizio del dipendente. Il provvedimento del’Autorità Giudiziaria, precisa l’Amministrazione Comunale, viene al termine di un’indagine, partita lo scorso autunno quando a seguito di una segnalazione al Sindaco di Rimini, il Comune informò formalmente della cosa il Procuratore Capo, Dottor Paolo Giovagnoli collaborando poi allo svolgersi delle indagini. Oltre al provvedimento di sospensione, come prevede la legge l’Amministrazione Comunale procederà nei confronti del dipendente, applicando le norme e tutte le sanzioni disciplinari previste dall’Ordinamento nell’eventualità in cui le ipotesi accusatorie venissero confermate in giudizio. L’Amministrazione Comunale ringrazia la Procura e la Guardia di Finanza di Rimini per il lavoro in sinergia svolto.