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Rimini Viabilità

Triathlon e disagi. Moretti (NCD-FI): gestione inadeguata

In foto: L'arrivo in piazzale Fellini
L'arrivo in piazzale Fellini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 24 mag 2015 17:28 ~ ultimo agg. 25 mag 13:32
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Dopo tante espressioni di disappunto da parte di cittadini sui social network, anche Giuliana Moretti, consigliere comunale di NCD-FI lamenta i disagi causati dalle gare di triathlon in città oggi ma non solo. “I primi ad essere infuriati – scrive la Moretti – sono gli esercenti del porto. Per un evento che si è svolto di domenica, la zona del porto è stata chiusa con i cancelli giovedì mattina; con tre giorni di anticipo. Ciò ha comportato la desertificazione dell’area e un danno economico per le attività. Alcune hanno addirittura chiuso.
Fra l’altro, con il vento, tra venerdi e sabato i cancelli si sono ribaltati e il lavoro è stato quasi rifatto. Per il futuro ritengo che la manifestazione si possa fare lasciando aperta e praticabile quella parte di lungomare (triangolone del porto) dove insistono bar, ristoranti, delfinario e partire da dove sul lungomare non ci sono locali, in modo che chi vuol raggiungere il mare e fare altro possa comunque farlo.

Non è sbagliato l’evento in sè, per la Moretti, ma come è stato gestito: “c’è chi viene a Rimini senza sapere che c’è il Triatlon e si trova a fare una corsa ad ostacoli per raggiungere il porto e alla fine è costretto a rinunciare. Ma è mai possibile che in una città come la nostra tutto debba ruotare attorno ad un unico evento. Oggi, inoltre non è stato chiuso al traffico solo il lungomare, ma una parte della via Flaminia, la via dell’ospedale e via Chiabrera. Io stessa mi sono trovata passando da via Roma verso Riccione a dover deviare nelle vie interne dietro all’opedale insieme a tanti altri e a non riuscire a capire dove bisognasse andare, visto che non c’era nessun tipo di indicazione, di percorso alternativo. La gente esasperata, dava in escandescenza. Al di là del fatto che ne sia valsa la pena o meno, e questo credo sia da valutare nel complesso, la cittadinanza andava informata che oggi faceva bene a rimanere a casa o a muoversi a piedi o in bici, poichè l’unica strada praticabile era la statale e questa informazione non è arrivata. Non sono contraria agli eventi in sé, ma bloccare completamente una città non è accettabile”.