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Cronaca Rimini

La Corte d'Appello di Bologna dimezza la condanna della "maga di Viserba"

In foto: (archivio)
(archivio)
di Roberto Bonfantini   
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mer 13 mag 2015 17:25 ~ ultimo agg. 14 mag 12:38
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La Corte d’Appello di Bologna dimezza la pena della “maga di Viserba”, ma aumenta alcuni risarcimenti. Maria Di Pilato ed il marito Antonio Milani, processati per nove episodi di truffa, per avere millantato di pregare per la guarigione di malattie o eventi della vita delle parti offese ricevendo in cambio del denaro, nel processo di primo grado a Rimini erano stati condannati rispettivamente a 4 anni e a un anno di reclusione più una serie di risarcimenti alle nove parti civili che ammontano a 80 mila euro.

La seconda sezione penale della Corte d’Appello di Bologna, presieduta dal dottor Fochessati, ha ridotto oggi la condanna della Di Pilato a due anni, con la condizionale, e 600 euro di multa, e quella di Milani a 8 mesi di reclusione e 70 euro di multa.

In due-tre casi il risarcimento alle parti offese è stato aumentato.

“Siamo molto soddisfatti perché buona parte della linea difensiva, basata sul fatto che si trattava di elargizioni liberali del tutto volontarie e senza raggiro, è stata accolta commenta l’avvocato, Luca Ventaloro, che difende i due coniugi insieme all’avvocato Martina Montanari. Tra 60 giorni leggeremo la motivazione, poi decideremo se ricorrere per Cassazione”.