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Eventi Rimini

Domani la Festa della Polizia di Stato in sala del Giudizio

di Lucia Renati   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 22 mag 2015 16:57 ~ ultimo agg. 23 mag 07:20
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Anche a Rimini domani 23 maggio, presso la Sala del Giudizio del Museo Civico di Rimini, sarà festeggiato il 163° anniversario della fondazione della Polizia.

Alle celebrazioni è prevista la partecipazione del sig. Prefetto e delle le più importanti Autorità religiose, civili e militari. La cerimonia inizierà con un momento in ricordo dei poliziotti caduti nell’adempimento del dovere, con la deposizione di una corona presso la targa in ricordo delle vittime e presso la caserma “A. Mosca”.

Durante la cerimonia, poi, il Questore di Rimini dopo aver salutato i presenti, consegnerà i riconoscimenti premiali ai poliziotti che si sono particolarmente distinti nell’espletamento del servizio. L’attività di prevenzione e repressione dei reati posta in essere dagli Uffici della Questura di Rimini nel periodo compreso tra maggio 2014 e aprile 2015, ha consentito di ottenere i seguenti risultati operativi: 987 denunciati (di cui il 60% circa è rappresentato da cittadini comunitari) e 249 arrestati.

L’editoriale del Capo della Polizia Alessandro Pansa:

‘Esserci, per rinnovare’

Questo 22 maggio festeggiamo il 163° anniversario della nostra fondazione; e a questa Festa, la seconda che ho l’onore di celebrare come Capo, vorrei dare – e vorrei aggiungere, finalmente – i toni dell’ottimismo. Ottimismo non solo per i segnali di una ripresa generale del Paese, ma anche, dopo tante stagioni difficili, per i successi e le prospettive della Polizia di Stato. All’interno di una situazione che resta finanziariamente pesante per tutte le amministrazioni pubbliche, per il secondo anno consecutivo abbiamo ricevuto più risorse rispetto all’anno precedente. Era già accaduto nel 2014 rispetto al 2013, ed è accaduto di nuovo in questo 2015 rispetto al 2014. Mi sembra opportuno sottolineare come la scelta di non tagliare – e anzi aumentare – le risorse per la Polizia di Stato manifesti l’apprezzamento del Governo nei confronti della qualità e della quantità del nostro lavoro. Per questo voglio ringraziare il presidente del Consiglio, il ministro dell’Interno, ma anche ciascuno delle donne e degli uomini che indossano la nostra divisa.
Con ciò non intendo dire che ci siamo messi alle spalle tutti i problemi. So bene quanto siano sacrificate le retribuzioni dei poliziotti e quanto restino insufficienti le risorse per la manutenzione delle sedi e per il rinnovo dei mezzi; e difatti state certi che il mio primo pensiero di ogni giorno, fino a che durerà il mio mandato, sarà quello di rendere progressivamente sempre più sicure e più soddisfacenti le condizioni in cui voi dovete lavorare. Voglio dare atto però che già oggi la Polizia di Stato è parte integrante e attiva di un processo di rinnovamento del Paese con la sua capacità di garantire elevati livelli di sicurezza anche dinanzi alle dimensioni dei fenomeni criminali e ai forti cambiamenti sociali ed economici in atto.
Mi sembra dunque giusto, in questa occasione, ricordare ciò che di buono abbiamo fatto in questi ultimi dodici mesi. Dovrei davvero fare un lungo elenco; ma qui mi limiterò a menzionare quel che a me pare più significativo. In Italia sono arrivati 170mila migranti. Un numero enorme, la più grande migrazione che abbia investito il nostro Paese nei tempi moderni. Abbiamo accolto – e spesso salvato – questa marea di esseri umani, li abbiamo curati, nutriti, alloggiati. E tutto questo senza il diffondersi di epidemie, senza sommosse, senza sangue. Sul fronte dell’ordine pubblico, in un anno di acute tensioni sociali, siamo riusciti a garantire a tutti la possibilità di manifestare senza – anche qui – che si sia verificato alcun grave incidente. E non era scontato neppure che il terrorismo, di matrice islamica o interna, non colpisse sul nostro territorio con quelle azioni sanguinose che hanno purtroppo funestato altri Paesi a noi vicini.
Ogni poliziotto, pensando a questi risultati, dovrebbe sentirsi con una ideale Medaglia al valore appuntata sul petto. Io sono orgoglioso di voi.

Buona Festa e un affettuoso augurio a voi e alle vostre famiglie’.