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Sede Camera Lavoro Riccione. CGIL: è il Comune che vuole vendere

In foto: L'ex sede di viale Ceccarini
L'ex sede di viale Ceccarini
di Redazione   
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sab 18 apr 2015 14:39 ~ ultimo agg. 12:48
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Dopo la seduta del Consiglio Comunale di giovedì la CGIL torna a intervenire contro la vendita della sede di Riccione: “è stata l’Amministrazione Comunale a comunicarci di voler vendere la Camera del Lavoro e non la CGIL a ritenerla inidonea”, spiega la CGIL in una nota.

“Così come non corrisponde al vero che 42 anni di permanenza siano stati sufficienti per compensare la costruzione della sede, la sua manutenzione e il pagamento di 12 anni di affitto. Infatti, il nostro obiettivo rimane quello di continuare a pagare un affitto congruo, coerentemente con le finalità della struttura, ristrutturando e riqualificando lo stabile per renderlo più funzionale ed accogliente”.

Piegare un edificio costruito col sacrificio dei lavoratori a esigenze immobiliari è inammissibile per la CGIL, che aggiunge: “Inoltre, a nostro parere, l’importo che l’Amministrazione Comunale dice di poter realizzare, tra i 3 e i 4 milioni di euro, è assolutamente eccessivo e fuori mercato e serve solo per far quadrare teoricamente i bilanci futuri”.

Conclude la nota della segreteria territoriale della CGIL: “se la Sindaco Tosi dovesse rimanere ostinatamente del parere di vendere, indifferente a tutte le nostre ragioni e agli interessi che la CGIL rappresenta, dovremo essere pronti a trovare un’alternativa. In ogni caso ci riserveremo il diritto di prelazione”.