Indietro
menu
Attualità Lavoro

Mercatone Uno, sciopero e manifestazione. Gabrielli (Cgil): a rischio i negozi riminesi

In foto: i dipendenti riminesi della Mercatone Uno alla manifestazione di Roma
i dipendenti riminesi della Mercatone Uno alla manifestazione di Roma
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 1 apr 2015 11:23 ~ ultimo agg. 2 apr 07:25
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min Visualizzazioni 2.877
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

C’è sempre più preoccupazione tra i dipendenti della Mercatone Uno che oggi sono in sciopero. Centinaia stanno manifestando a Roma dove sono arrivati pullman anche da Rimini. In provincia risulta chiuso il punto vendita di Rimini Nord mentre è aperto, ma con personale ridotto, quello di Cerasolo.  “I lavoratori vivono una situazione di disagio e di mancanza di trasparenza – spiega alla trasmissione TEMPO REALE (Radio Icaro – Icaro Tv) il sindacalista della Cgil Massimiliano Gabrielli, a Roma con i lavoratori – accentuata dalla decisione dell’azienda di disdettare l’incontro e non presentarsi oggi al tavolo ministeriale. Questo crea ulteriori preoccupazioni perché i dipendenti non sanno se ci sarà ancora cassa integrazione per coprire le ore che non possono essere coperte dal contratto di solidarietà. Noi volevamo risposte che a questo punto non arriveranno.” “L’azienda – prosegue Gabrielli – ha motivato il rinvio parlando di una riunione societaria. Ma secondo noi ha solo voluto prendere tempo.”

Sono 79 i punti vendita Mercatone Uno in Italia, per un totale di 3.500 dipendenti. Nelle ultime settimane sono stati oggetto di vendite promozionali che hanno incrementato la preoccupazione per il futuro dei lavoratori. “L’azienda – spiega il sindacalista – ha fatto due tipologie di promozioni: una più classica, destinata ai punti vendita che probabilmente continueranno ad essere aperti con il nuovo acquirente, ed una vera e propria liquidazione (con sconti fino al 70%) per quelle realtà (una trentina) destinate a chiudere alla fine di aprile perché evidentemente non ritenute appetibili.” 

Rimini, secondo i sindacati, rischia di veder scomparire il marchio Mercatone.

“Nonostante ai lavoratori arrivino continue rassicurazioni dai capi-area – attacca Gabrielli – noi riteniamo che entrambi i punti vendita di Rimini siano più che a rischio. In entrambi fino al 27 aprile ci sarà infatti la liquidazione ‘fuori tutto’. Poi potrebbero scattare i lucchetti alle porte.”

Qualche settimana fa, in un intervista al Resto del Carlino, uno dei soci storici della Mercatone, il riminese Valentini, aveva invece escluso la chiusura dei due negozi.