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Attualità Riccione

Approvato il Bilancio di previsione. Tassa di soggiorno "bloccata"

In foto: Il sindaco e l'assessore Monaco
Il sindaco e l'assessore Monaco
di Maurizio Ceccarini   
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ven 17 apr 2015 19:14 ~ ultimo agg. 18 apr 12:01
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Con 16 voti favorevoli e 8 voti contrari ieri sera il Consiglio Comunale di Riccione ha approvato il bilancio di previsione 2015, il primo dell’amministrazione Tosi, e il piano triennale degli investimenti.

Imu, Tari, Tasi invariate con conferma delle esenzioni. Riduzione delle spese, soprattutto quelle per incarichi esterni. Ed è già abbozzato, come vuole la legge, un piano di dismissione delle partecipate: Itinera, Apea, Farmacie Comunali, Unirimini e Agenzia per l’Innovazione. Prevista la Tari con agevolazioni alla attività inerenti i lavori pubblici che si protraggono oltre i 6 mesi. Introdotta la riduzione del 20% per le attività stagionali, dei rifiuti speciali, oltre ad una consistente riduzione delle rette degli asili nido.

L’indebitamento è sotto controllo, assicura l’assessore Monaco, con mutui estinti che superano quelli contratti. Il personale in carico al Comune attualmente è di 442 unità, un peso di 17 milioni equivalente al gettito Imu. A parte tre pensionamenti non sostituiti, non ci saranno tagli ma riorganizzazioni. Per coprire i minori introiti dal Governo, quattro milioni, ci sono stati sacrifici per tutti gli assessorati tranne due: i servizi sociali, con un aumento di 600mila euro, e il turismo. Un milione arriva dalla rinegoziazione dei contratti con Geat e Hera Luce.

Invariata la tassa di soggiorno: questione, assicura il sindaco, chiarita con gli albergatori. Degli 1,2 milioni di mutuo annuo per il palas, un milione veniva proprio da lì. In questo momento è bloccata ma l’obiettivo è di “liberarla”, spiega il sindaco, per decidere poi se confermarla e farne una tassa di scopo per obiettivi più strettamente legati alla promozione.

Il bilancio sarà tradotto in linguaggio comprensibile ai cittadini e recapitato nelle case a breve. Il PD, ieri uscito al momento del voto, recapita invece nuove accuse. Oltre alla mancata abolizione della tassa di soggorno e ai tagli di Geat, la divisione della città in due: quella del salotto, dove non si bada a spese, e quella produttiva sopra la ferrovia, alla quale non si bada: “si lavora e si impiegano risorse per coltivare consenso immediato in città e per passerelle mediatiche, che non muovono nulla sotto il profilo delle presenze turistiche, così come testimoniano i dati ufficiali della provincia”.

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