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Attualità Rimini

Volanti tra carenze e traslochi forzati. Franchini (M5S): Rimini chieda rinforzi per Expo

In foto: La caserma Mosca
La caserma Mosca
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
lun 16 mar 2015 12:45 ~ ultimo agg. 17 mar 07:52
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Per superare le grosse difficoltà per la Squadra Volanti, costretta a dar fondo allo spirito di abnegazione per presidiare il territorio, è necessario che Rimini riesca ad entrare nel piano di rinforzi previsto dal Ministero per l’Expo. Bisogna agire subito, ricorda il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Carla Franchini a tutti i movimenti politici, senza aspettare l’estate per rivendicare adeguati rinforzi.

E alla storica carenza di organico e mezzi, per la Squadra Volanti della Polizia di Rimini si aggiunge anche il problema di dover lasciare gli alloggi alla caserma Mosca al confine tra Rivabella e Viserba. Nell’ex albergo riadattato a caserma per ragioni di sicurezza rimane solo la mensa, mentre l’alloggio degli agenti è spostato alla caserma della Polstrada sull’Adriatica costringendoli a lunghe peregrinazioni.

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Il documento di Carla Franchini:

E’ notizia di questi giorni data dal Sole24Ore che la nostra città si attesta al secondo posto in ITALIA come città dalla criminalità più diffusa e dal numero dei crimini commessi in proporzione al numero di abitanti.

E’ davvero incomprensibile il Governo e il Ministero dell’Interno non adeguino le aliquote di personale in ragione del triste primato riminese! Com’è possibile far indossare a Rimini la maglia nera per la sicurezza per poi non trasferire un numero adeguato di operatori della sicurezza?

La Polizia di Stato ha il compito di vigilare, intervenire e reprimere la criminalità: funzione affidata da sempre al Reparto Volanti che attualmente versa in condizioni che definire disperate è un eufemismo. E’ un reparto in cronica mancanza di mezzi e di uomini.

Nell’arco di una giornata il personale ruota su 4 turni, ciascun turno garantisce al massimo un paio di volanti territorio, il quale è gestito in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri e diviso in tre zone di competenza che vengono coperte a rotazione.

Attualmente il Reparto volanti della Questura di Rimini può contare su un parco macchine di 3 / 4 autovetture funzionanti (utilizzabili) su un totale di 7/8, che hanno in media 140.000/150.000 chilometri e sono utilizzate h24, sottoposte ad uso praticamente continuo; molto spesso accade che l’equipaggio montante debba aspettare i colleghi che stanno ultimando il turno di servizio per poter uscire in pattuglia.

Ancor peggio per il personale: gli uomini sono sottoposti a turni massacranti, soprattutto se coinvolti in interventi particolarmente violenti che sfociano in arresti e conseguenti direttissime; situazioni che obbligano gli operatori di Polizia a ore e ore di servizio continuato. Un esempio – ma solo l’ultimo – quello di qualche giorno fa dove un 26enne romeno ha aggredito e preso a testate una volante della Polizia di Stato.

In questo clima di allarme terrorismo poi, è notizia di questi giorni che il Reparto Volanti della Questura di Rimini, storicamente collocato in un albergo riadattato a caserma fra Rivabella e Viserba, è stato spostato presso la caserma della Polizia Stradale, collocata sulla statale adriatica nelle vicinanze della consolare per San Marino, gettando gli operatori in una situazione di ulteriore disagio.

Pare che il Ministero dell’interno si sia accorto dopo “solo” 20 anni che questa struttura non avesse i requisiti di sicurezza propri di una caserma di Polizia e che quindi abbia ritenuto opportuno porre rimedio in qualche modo.

In questo nuovo scenario però gli operatori sono costretti a montare in servizio presso la Stradale (sprovvista di mensa che è comunque rimasta comunque attiva nella vecchia struttura) ed allo stesso tempo hanno conservato la loro sede logistica nella Questura sita in Corso d’Augusto; facile immaginare le incredibili peregrinazioni a cui sono sottoposti gli agenti!

Inutile dire che la “Nuova Questura” nel frattempo diventata vecchia non può attendere oltre.

Andiamo ai numeri: l’Ufficio di Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico che ricomprende al proprio interno: le volanti, la squadra nautica, il 113, l’ufficio denunce, il poliziotto di quartiere e gli uffici interni è costituito da circa una 70ina di operatori in totale.

Dovendo garantire e salvaguardare tutte le molteplici attività dell’Ufficio, va da se che solo un’aliquota di trenta persone al massimo è impiegata nello specifico servizio di volante: sei unità a turno, quindi 30 unità da ripartire sui 5 turni (uno dei quali di riposo). Pertanto ogni giorno ve ne sono al massimo 6 a turno. Dovendo poi tener conto delle esigenze di servizio saltuarie (altri servizi vari, testi in tribunale, aggiornamento professionale, ordine pubblico) e delle legittime esigenze del personale (ferie, permessi e quant’altro) ci vuole veramente poco per far saltare una delle pattuglie, arrivando alla normalità riminese che è di due pattuglie a turno….SE VA BENE!

E dunque attualmente il presidio e servizio del controllo del territorio è affidato ESCLUSIVAMENTE allo spirito di sacrificio e di abnegazione dei singoli operatori e di chi li dirige.

Armi in dotazione ai mezzi di servizio risalenti agli anni ‘ 70 e ’80, equipaggiamenti di sicurezza che definire vetusti è quasi un complimento, ma soprattutto pochi, pochissimi uomini, implementati a spot da personale proveniente dal Reparto Prevenzione Crimine di Bologna solo per alcuni giorni al mese e spesso per specifici servizi dedicati.

Il discorso di fondo è che servono uomini in pianta stabile a Rimini e non sporadiche aggregazioni!

Per maggio il Ministero dell’Interno è in procinto di disporre una movimentazione di personale a carattere nazionale fatta ad hoc per destinare una corposa aliquota di personale in quel di Milano per l’arcinoto EXPO.

Quindi è assolutamente necessario valutare la possibilità di inserire anche Rimini in questa movimentazione, destinando una congrua aliquota di personale in vista della stagione estiva che da sempre rappresenta un momento particolarmente delicato per la riviera tutta.

Un appello dunque a tutte le forze politiche per unirsi per un comune obbiettivo.

Non si può attendere la “stagione” – perché i giochi saranno già fatti – occorre intervenire ora rivendicando con orgoglio il diritto alla sicurezza della capitale italiana del turismo.

Carla Franchini

M5S Rimini