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Attualità Rimini

Togliere autonomia nella lotta al gioco d'azzardo. Vicesindaco Lisi: schizofrenia etica

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 26 feb 2015 18:10 ~ ultimo agg. 27 feb 12:52
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Rimini risulta al dodicesimo posto in Italia per spesa pro capite al gioco, 1.873 euro all’anno. Praticamente più di uno stipendio va in fumo per giocare d’azzardo. Cresce anche chi, del gioco, ne ha fatto non tanto una passione, ma una vera e propria malattia: solo negli ultimi due anni la media di chi viene seguito dai servizi di dipendenza patologica supera le 50 unità, e il trend non sembra diminuire. Sono almeno 18 le sale gioco presenti nel solo Comune di Rimini e, in provincia, superano abbondantemente quota 300 gli esercizi con locali da gioco, per un totale di macchinette che supera quota 1.900.

La dichiarazione del Vicesindaco Gloria Lisi: 

“Sono francamente perplessa di fronte alle prime indiscrezioni uscite sulla stampa nazionale relative al decreto legislativo sui giochi d’azzardo; fra le norme in definizione ci sarebbe la fine del cosiddetto “federalismo” dell’azzardo, che dava autonomia ai singoli territori rispetto a limiti, divieti e sanzioni da adottare per contrastare un fenomeno in costante aumento anche sul nostro territorio. L’allarme è per quella sottile linea che separa il passatempo dalla patologia, linea che viene varcata pericolosamente da un numero crescente di persone che mette a rischio, oltre a se, anche la propria famiglia. Un fenomeno cresciuto a dismisura negli anni della crisi economica a cui sempre più persone fanno ricorso, quasi come un talismano che però, invece che risollevare le sorti economiche famigliari, ne affossa quasi sempre le residue forze. Una vera e propria “schizofrenia etica” che rischia di indebolire ulteriormente le azioni locali di contrasto.
Trovo sia doveroso prendere una posizione netta e precisa. Solo qualche mese fa, sono state ben 3.200 firme raccolte a Rimini e Riccione da parte del comitato riminese e che ho consegnato in Regione a sostegno della legge popolare di contrasto al gioco d’azzardo. Un patrimonio che poi ha portato anche al sostegno dell’iniziativa della Regione Emilia Romagna “free slot”, per sostenere quegli esercizi commerciali che non ospitano macchinette e slot. Non solo, a Rimini centro, abbiamo attivato uno sportello di consulenza per gli anziani e le loro famiglie, presso il circolo sociale per anziani di via Montecavallo 24, con una psicologa che riceve per due lunedì ogni mese. Sono iniziative concrete queste che vanno aldilà del semplice divieto e sanzione, ma segnano anche una posizione etica che spero venga presa in considerazione, al pari di altri fattori, da parte del Governo.”

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