Intervista postuma Ekberg. Francesca Fellini: ingrata

“Mi viene una parola sola : ingratitudine“. Così Francesca Fabbri Fellini, nipote di Fellini commenta le parole dure di Anita Ekberg, apparse nell’intervista al Corriere della Sera, pubblicata postuma per volontà dell’attrice svedese. “L’uomo – prosegue la nipote del maestro – che descrive la signora Ekberg in questa intervista che ha voluto uscisse postuma, non è l’identikit della persona che io ho conosciuto nella mia piccola parte di vita. Se la signora aveva tutta questa acredine nei confronti dello zio poteva esprimerla  anche da viva. Penso che l’unica cosa di cui si possa parlare è ingratitudine verso un uomo che l’ha resa, attraverso la Dolce Vita, immortale (oggi c’è il manifesto del film issato sulla fontana a dimostrazione del capolavoro che è stato definito immortale).”

Le parole rilasciate al CorSera sono molto diverse da quelle di grande elogio ed amicizia che la Ekberg usò parlando del maestro nel giugno del 2003 quando venne a Rimini per la presentazione della copia restaurata de “La Dolce Vita”

“Non posso fare il processo alle intenzioni – prosegue Francesca Fabbri Fellini -. Forse, queste ultime, sono dichiarazioni nate dalla solitudine in cui, sappiamo, ha vissuto negli ultimi anni. Mi spiace perché l’acredine nei confronti di Federico l’ha fatta probabilmente vivere male. Non credo che lo zio meritasse queste accuse“.

“Ognuno ha il suo Federico, lo zio non ha bisogno delle dichiarazioni della Ekberg per essere ricordato, in maniera bella o brutta che sia. A parlare per Fellini ci sono le sue pellicole. Le dichirazioni della Ekberg – conclude la nipote – non mi fanno ne caldo ne freddo. Pace all’anima sua“.