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Attualità Rimini

Garante carcere. Lisi: sorpresa per critiche da Papillon

In foto: L'assessore Lisi
L'assessore Lisi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 15 gen 2015 13:51 ~ ultimo agg. 16 gen 15:03
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L’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Rimini Gloria Lisi risponde all’intervento dell’associazione Papillon che denunciava difficoltà per l’attività del Garante dei Detenuti di Rimini. L’Amministrazione Comunale ha messo a disposizione del Garante gli strumenti previsti dal regolamento approvato in Consiglio Comunale, ribadisce la Lisi, dicendosi disponibile a un confronto per qualsiasi questione legata al servizio nel rispetto del percorso concordato. Non erano previste indennità ma solo rimborsi spese, ricorda l’assessore.

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La replica dell’assessore Lisi:

“Sono sinceramente rimasta sorpresa dai contenuti della nota trasmessa dall’Associazione Papillon nei giorni scorsi relativi al rapporto tra il Comune di Rimini e il garante dei diritti delle persone private della libertà personale, denunciando come, parole testuali, “il Comune dovrebbe avere più a cuore la figura del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale e dovrebbe metterlo nelle condizioni di lavorare e non mortificarlo”. Proprio perché, non solo ho a cuore, ma ho personalmente proposto, sollecitato e seguito l’iter amministrativo per la sua istituzione, provo a rispondere a quanto affermato dall’Ass. Papillon. Innanzitutto, è bene ricordare come il garante dei detenuti sia stato eletto per la prima volta dal Consiglio Comunale di Rimini il 30 ottobre 2014. Dunque, appena due mesi fa. Una nomina accolta con grande entusiasmo ed aspettativa e per la quale l’amministrazione comunale ha subito garantito la massima operatività. Questo, ovviamente, nella massima chiarezza e volendo definire e formalizzare da subito le modalità di attuazione, proprio per evitare spiacevoli incomprensioni.

Un esempio su tutti: il regolamento votato solo 77 giorni fa dal Consiglio Comunale di Rimini parla chiaro per quanto riguarda l’indennità economica, assolutamente non prevista, ad eccezione dei rimborsi spese. Non solo: alla presenza stessa del Garante, e concordandola direttamente con lui, l’Amministrazione comunale ha provveduto immediatamente a mettere a disposizione una sede adeguata, funzionale e riservata, all’interno dell’Ufficio relazioni con il pubblico del Comune di Rimini, in P.zza Cavour, per una giornata a settimana. Inoltre, un funzionario del Comune di Rimini svolge il ruolo di supporto al Garante per gestire gli appuntamenti ed eventuali pratiche amministrative ed è in corso di ultimazione la procedura di attivazione della mail dedicata.

Tutti questi aspetti, a cominciare da quello dell’indennità, formalizzati nel regolamento votato dal Consiglio comunale e evidentemente già palesi al momento dell’attivazione del servizio, recentissima. Se a distanza di poco più di due mesi, il garante ritiene già utile apportare modifiche alla logistica e a altre questioni legate al servizio, ovviamente sono disponibile a un incontro con lui, non prescindendo però in ogni senso da un percorso amministrativo coinvolgente il consiglio comunale come quello attuato”.