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Attualità Provincia

Qualità della vita: ancora in calo

In foto: repertorio
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di Simona Mulazzani   
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lun 1 dic 2014 09:02 ~ ultimo agg. 2 dic 14:33
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Qualità della vita in calo nel riminese, almeno stando alla classifica pubblicata questa mattina dalle pagine del Sole24Ore. Rimini è 32esima, era 27esima lo scorso anno, addirittura 4° nel 2012.

Prima per qualità della vita la vicina provincia di Ravenna, che prende per la prima volta il primato. Ultima è Agrigento.

Trentasei gli indicatori presi in considerazione nella ricerca del quotidiano economico, con alcune novità rispetto agli scorsi anni:  il patrimonio per famiglia, la speranza di vita, gli anni medi di studio.

Il settore in cui Rimini se la cava meglio è il Tempo Libero dove è 6° (lo scorso anno era quinta): spicca per librerie ogni 100mila abitanti (2°), 9° per numero di cinema e ristorazione. Indietro invece alla voce “grande distribuzione” (0,23 mq per abitante, 64esima in Italia). Metà classifica invece per indice di sportività (47esima).

Come sempre invece Rimini è tra le maglie nere per i dati sui reati (101° per Ordine Pubblico): a fronte di Oristano la più tranquilla, con appena 11 denunce ogni 100mila abitanti, Rimini e Bologna sono a quota mille. Alla voce “microcriminalità” (scippi e borseggi) la realtà riminese è la peggiore d’Italia con 1.012 reati denunciati ogni 100mila abitanti, 97° per rapine (110,4), 92° per furti in casa (571,4), 88° per truffe e frodi informatiche (261,78) e 85esima per estorsioni (13,46).

All’indicatore Popolazione Rimini si piazza 21°. Tra le voci prese in esame il tasso migratorio (vale a dire il rapporto tra iscritti e cancellati all’anagrafe) dove si piazza 24°, il numero di divorzi e separazioni (ben 41,03 ogni 10mila famiglie, 17°). il numero medio di anni di studio (10,19, 15°), gli stranieri regolari presenti (10,85% del totale dei residenti, 24°) e la densità demografica (ben 372 abitanti per kmq, 96°).

Rimini è invece 66° per Tenore di Vita. In questo indicatore i dati peggiori si registrano nel costo delle abitazioni, dove Rimini è 93° con 2700 euro al metro quadro per una casa in semicentro, e nel livello di inflazione con il costo della vita aumentato nel 2013 del 1,6% (93°). Leggermente meglio, ma non troppo, per l’importo medio delle pensioni che si attesta a 924 euro (71°) e nella spesa per beni durevoli come auto, mobili o elettrodomestici che raggiunge i 1.950 euro all’anno (55°). Bene invece nel patrimonio per famiglia pari a 419.061 euro (29°) e per valore aggiunto procapite (27.044 euro, 21°).

All’indicatore Affari e Lavoro Rimini è 33°. Da evidenziare il dato critico sui crediti in sofferenza dove il territorio riminese è 60° in Italia, quello sull’export (55° con un tasso di esportazioni pari al 22,65% del Pil) e quello sul tasso di occupazione pari al 60,63% (53esima in Italia e ultima in Regione). Bene invece per lo spirito di iniziativa dove Rimini è 10° con 12,04 imprese registrate ogni 10 abitanti. 20°per propensione ad investire, e 22esima per numero di imprenditori tra 18 e 29 anni (50,4 ogni 1000 giovani).

Ultimo indicatore quello su Servizi, Ambiente e Salute dove Rimini è 23°. Una posizione frutto dell’elevata longevità del territorio (83,1 anni è l’età media (6° posto assoluto) e dei buoni risultati nell’indice di presa in carico negli asili nido e nella velocità della giustizia (23° in entrambi). Rimini è poi 32° nella pagella ecologica di Legambiente, 36° per tasso di emigrazione ospedaliera e 79° per clima (con una differenza di 17,6 gradi tra il mese più caldo e quello più freddo dell’anno).

In sintesi

Scheda qualità della vita Sole 24 Ore
Provincia di Rimini
37° posto anno 2003
36° posto anno 2004
14° posto anno 2005
11° posto anno 2006
17° posto anno 2007
39° posto anno 2008
10° posto anno 2009
17° posto anno 2010
11° posto anno 2011
4° posto anno 2012
27° posto anno 2013

32° posto anno 2014

 

Tenore di vita
59° posto Sole 24 Ore 2013
66° posto Sole 24 Ore 2014 (-)

Affari e lavoro
36° posto Sole 24 Ore 2013
33° posto Sole 24 Ore 2014 (+)

Servizi Ambiente Salute
16° posto Sole 24 Ore 2013
23° posto Sole 24 Ore 2014 (-)

Popolazione
31° posto Sole 24 Ore 2013
21° posto Sole 24 Ore 2014 (+)

Ordine pubblico/Criminalità
100° posto Sole 24 Ore 2013
101° posto Sole 24 Ore (-)

Tempo libero
5° posto Sole 24 Ore 2013
6° posto Sole 24 Ore 2014 (-)
1. INDICATORE TENORE DI VITA (66° in graduatoria)
Pil pro capite 21° (26° nel 2013); Patrimonio delle famiglie medio in euro 29° (non presente nel 2013); Importo medio pensione/euro 71° (58° nel 2013); I consumi per famiglia in euro 55° (non presente nel 2013); Indice FOI costo vita 93° (64° nel 2013); Costo casa al metro quadro 93° (92° nel 2012)

2. INDICATORE AFFARI E LAVORO (33° in graduatoria)
Imprese registrate/100 abitanti 10° (10° nel 2013); Rapporto impieghi/depositi 20° (27° nel 2013); Rapporto sofferenze/impieghi 60° (non presente nel 2013); Quota esportazioni su PIL 55° (58° nel 2013); Tasso di occupazione totale 53° (non presente nel 2013); Imprenditori 18-29 anni per mille giovani 22° (non presente nel 2013)

3. INDICATORE SERVIZI AMBIENTE SALUTE (23° in graduatoria)
La speranza di vita media 6° (non presente nel 2013); Indice Legambiente Ecosistema Urbano 32° (34° nel 2013); Differenza tra mese più caldo e più freddo 79° (65° nel 2013); Tasso di emigrazione ospedaliera 36° (34° nel 2013); Asili comunali, indica presa in carico 22° (29° nel 2013); Cause evase su nuove + pendenti 23° (39° nel 2013)

4. INDICATORE POPOLAZIONE (21° in graduatoria)
Numero abitanti per Kmq 96° (96° nel 2013); Rapporto iscritti/cancellati all’anagrafe 24° (4° nel 2013); Divorzi e separazioni ogni 10 mila famiglie 17° (58° nel 2013); Variazione percentuale quota giovani su popolazione 25° (39° nel 2013); Numero medio di anni di studio 15° (non presente nel 2013); Immigrati regolari in percentuale su popolazione 24° (25° nel 2013)

5. INDICATORE ORDINE PUBBLICO (101° in graduatoria)
Scippi rapine e borseggi/100 mila abitanti 107° (105° nel 2013); Furti in casa 92° (76° nel 2013); Rapine per 100 mila abitanti 97° (non presente nel 2013); Estorsioni 85° (86° nel 2013); Truffe e frodi informatiche 88° (88° nel 2013); Variazione trend delitti 2007/2013 14° (3° nel 2013)

6. INDICATORE TEMPO LIBERO (6° in graduatoria)
Librerie ogni 100 mila abitanti 2° (2° nel 2013); Cinema ogni 100 mila abitanti 9° (8° nel 2013); Indice dopertura banda larga 31° (26° nel 2013); Ristoranti/Bar ogni 100 mila abitanti 9° (8° nel 2013); Superficie grande distribuzione per abitante 64° (non presente nel 2013); Indice di sportività 47° (51° nel 2013)

Il commento del sindaco Andrea Gnassi

“C’è un aspetto ‘ludico’ e uno più serio nelle classifiche di fine anno che il Sole 24 Ore da ormai 25 anni compila sul tema della qualità di vita dei territori. Da una parte la classifica stessa, che vorrebbe essere indice indicativo degli scostamenti che le singole aree del Paese subiscono da un anno all’altro in ordine ad una serie di indicatori, la cui comparazione risulta oggettivamente spesso stridente. Un esempio su tutti: le dinamiche della provincia di Rimini rispetto al tema della sicurezza, con l’ormai notissima questione della ‘correzione turistica’, non sono né fotografabili né assimilabili alla gran parte degli altri pezzi d’Italia. Lo stesso si potrebbe dire dello storico dinamismo imprenditoriale riminese i cui plus statisticamente diventano penalizzazioni. Ne consegue un’aleatorietà che sa di gioco e come tale va preso, sia quando va bene che quando si fanno passi indietro. Guardando peraltro la graduatoria pubblicata quest’oggi, salta agli occhi come, soprattutto in ragione della modificazione di alcuni indicatori, non vi siano differenze sostanziali tra 2013 e 2014, a dimostrazione che il filo rosso- se così vogliamo chiamarlo- non risiede tanto nella ‘differenza tra mese più freddo e più caldo’ o nell’altissimo valore immobiliare (un dato di attrattività territoriale che, paradossalmente, penalizza) ma semmai nell’ostinata resistenza, anche della nostra provincia, rispetto all’aggressività della crisi economica. Il sottotema è appunto la tenuta, perché essa è già un risultato in tempi perfino drammatici per milioni di famiglie e imprese. Ne scaturisce un quadro ancora più articolato del solito per l’area riminese: avverte sempre più l’incedere della stagnazione (e dunque calano consumi, importo medio delle pensioni, propensione all’investimento) ma rimane ai vertici per speranza di vita, imprese registrate e offerta di tempo libero. Ma l’aspetto più serio del lavoro de il Sole 24 Ore non risiede nell’analisi di qualche numero o di qualche posizione, la cui giocosa arbitrarietà è facilmente sintetizzata dando una scorsa al saliscendi in graduatoria in un arco decennale. No, l’elemento su cui riflettere il ruolo di leader delle province della regione, e in particolare della Romagna, nel tirare il tossicchiante treno dell’Italia. Il primo posto di Ravenna, e le buone performance su specifici indicatori da parte di Forlì Cesena e Rimini, configurano le prospettive e le potenzialità di una ‘area vasta Romagna’ che, con le sue eccellenze in ambito culturale, turistico, ambientale, imprenditoriale, dei servizi, di fatto è già il laboratorio per un Paese che vuole uscire dalla crisi attraverso il cambiamento e il coraggio e non la conservazione e il campanilismo. La candidatura di Ravenna a capitale della cultura, che nei giorni scorsi ha sollevato più di una polemica per via del penalizzante esito finale, dimostra invece come la spinta verso obiettivi ambiziosi e coraggiosi sia di per sé un additivo formidabile al rilancio, allo sviluppo, alla fiducia. Questo deve convincerci ancora di più che la sinergia tra territori in nome delle proprie peculiarità positive, e non delle proprie paure e debolezze, resta il miglior deterrente per sconfiggere un nemico che è dappertutto. Se qualcuno pensa di difendere il fortino chiudendo il portone di casa e non cercando alleanze con i vicini, la lezione potrebbe essere durissima”.