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La scienza spiegata ai bambini: si può cominciare dalle materne


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In foto: Un momento di gioco-movimento per imparare a conoscere l'energia del corpo
Un momento di gioco-movimento per imparare a conoscere l'energia del corpo
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gio 18 dic 2014 15:43 ~ ultimo agg. 9 ago 12:36
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Cos’è l’energia? E’ un fuoco acceso, intorno a cui scaldarsi, cullarsi nel tepore, e su cui cuocere pinoli tostati. Sembra il racconto di un libro? Infatti lo è:  è con un racconto che nelle scuole dell’infanzia riminesi dallo scorso anno scolastico si sta portando avanti un progetto educativo sull’energia quale bene di tutti, di cui avere cura. Un approccio, quello ai temi ambientali e della scienza fin dalla prima infanzia, ormai diffuso: con progetti mirati creati dalle stesse scuole, o da agenzie di comunicazione ad hoc. Ma a volte sono le aziende a decidere di investire su questo tipo di progetti e andare nelle scuole: sul territorio riminese lo fa, ad esempio, SGR, Società Gas Rimini col progetto Energia-ia-o. Un percorso, che raggiungerà tutte le scuole, cominciato nell’anno scolastico 2013-2014 e che a fine di questo anno scolastico porterà a quota 76 le scuole dell’infanzia visitate, per un totale di 2.638 bambini coinvolti in un itinerario didattico che punta ad avvicinare i piccoli al tema dell’energia come forza preziosa in grado di muovere, illuminare e riscaldare.

“Si parte da concetti semplici, come il ruolo del fuoco nella vita di tutti i giorni”, spiega Elisa Tamagnini, dell’Ufficio Sostenibilità di Sgr. “Invitiamo i bambini a riflettere su quante cose si possano fare col fuoco: col fuoco si prepara la pappa, possiamo stare al caldo, come gli indiani che si riunivano intorno al fuoco. Partiamo dalla lettura di un libro: la storia della fata Runya, “coi capelli rossi come fiamme” che agli animali della foresta delle fate insegna il valore del fuoco. Dopo che nella foresta c’è stato un incendio, che la fata aiuta a spegnere, Runya invita i suoi piccoli amici ad andare a trovarla la sera a casa sua perchè possa raccontargli che il fuoco non è sempre cattivo, ma può essere anche bello e importante. Qui, a casa sua, offre ai topolini del bosco pinoli abbrustoliti. Dopo l’avventura dell’incendio, la fata viene mandata “nel mondo dei bambini degli uomini” dalla Regina delle fate dopo aver ricevuto in dono l’anello del fuoco, il suo elemento: un anello magico, che le permetterà di proteggere i bambini”.

Più che una lettura è una vera e propria rappresentazione quella che viene portata nelle scuole, col personale di SGR che entra letteralmente negli abiti delle fate e che così parla ai bambini delle fonti energetiche naturali (sole, acqua, vento oltre al fuoco). Ai piccoli poi viene chiesto di rappresentare coi disegni la storia che hanno ascoltato. C’è anche un momento dedicato all’attività fisica, per mettere in movimento l’energia del corpo: quella più naturale da comprendere per i bimbi.

E i libri hanno un ruolo fondamentale in questo progetto. Negli asili c’è sempre un angolo dedicato alla lettura: una piccola biblioteca, fatta dei libri acquistati dalle maestre negli anni coi contributi delle famiglie, o donati dagli alunni. L’azienda ha deciso di arricchire le biblioteche delle scuole dell’infanzia con testi a tema ambientale: libri, per esempio, sul risparmio dell’acqua, o sulla natura. “E’ un punto cardine di questo progetto: il sostegno delle scuole del nostro territorio con uno specifico supporto didattico. Lo sentiamo come un impegno, una nostra responsabilità sociale. Nelle scuole non portiamo libri di favole, ma materiali, attentamente selezionati, che permettano ai bambini di cominciare un percorso di conoscenza di certe tematiche ambientali e scientifiche” spiega Elisa Tamagnini.

76 le librerie donate, oltre 4.000 i libri. Infine, ogni scuola realizza un elaborato coi disegni dei bambini da consegnare entro marzo a SGR servizi. Il progetto si conclude per questo anno scolastico con la Festa dell’Energia il 29 maggio presso il PALA SGR, il Palazzetto dello Sport di Santarcangelo di Romagna, in cui verranno premiati i lavori più belli.

 

Redazione Speciale Energia