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Attualità Cesena

Il MacFrut si avvicina Rimini. Piraccini (Cesena Fiera): probabilità all'80%

In foto: i padiglioni del Macfrut alla Fiera di Cesena
i padiglioni del Macfrut alla Fiera di Cesena
di Andrea Polazzi   
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mer 12 nov 2014 12:21 ~ ultimo agg. 13 nov 10:52
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L’ultima parola spetterà domani sera al consiglio comunale di Cesena, che detiene il 71% della locale fiera, ma sembra sempre più probabile che il MacFrut si sposti a Rimini. La manifestazione dedicata all’ortofrutta, vero e proprio fiore all’occhiello dei padiglioni cesenati, per puntare ad un ulteriore sviluppo (anche verso l’estero) e per reggere l’urto delle due nuove manifestazioni di settore annunciate da Milano e Verona ha bisogno infatti di molto più dei 12mila metri quadri netti che Cesena può offrire. Anche in vista dell’Expo 2015. Insieme alla Fiera di Rimini, che sarebbe affittata da Cesena Fiera che resta l’organizzatrice dell’evento, c’è sul piatto anche la candidatura di Bologna. A parte Confcommercio (che chiede al comune cesenate un impegno per l’ampliamento della struttura per far si che il trasferimento del MacFrut sia momentaneo), le categorie cesenati sembrano propendere per Rimini. Nella trasmissione Tempo Reale (Radio Icaro – Icaro Tv) il presidente della Fiera di Cesena Renzo Piraccini ha fatto il punto della situazione.

“Al momento le opzioni sono 80% Rimini e 20% Bologna. Il capoluogo felsineo mette sul piatto maggiore vicinanza con l’Expo, l’alta velocità, l’aeroporto e la sinergia con Sana. Per contro però ci costringe ad anticipare la il MAcFrut al 10-11-12 di settembre (ndr. abitualmente si svolge a fine settembre) e questo è un problema non piccolo perché la data è troppo a ridosso ad agosto; inoltre la dovremmo fare giovedì, venerdì e sabato e il sabato è un giorno perso per le fiere professionali.”

“Rimini, d’altro canto, è una delle migliori fiere italiane – prosegue Piraccini – che, con l’alta velocità, potrebbe fare un vero e proprio salto di qualità. Inoltre ci permetterebbe di correre da soli e questa sarebbe una bella sfida. E poi c’è tutto l’indotto di area vasta legato a infrastrutture, servizi, ecc. Se dovesse prevalere, come credo, Rimini il vero valore aggiunto sarebbe la grande disponibilità a fine settembre di camere d’albergo a prezzi imbattibili. Se dovessimo fare la stessa cosa a Bologna ci costerebbe il doppio, a Milano addirittura il quadruplo.”