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Rimini Università

Luciano Chicchi ricordato dalla sua Università. Aula Magna gremita. Fotogallery

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
sab 22 nov 2014 19:41 ~ ultimo agg. 24 nov 02:46
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Ventiquattro mesi dopo la sua scomparsa, in un’Aula Magna rinnovata e gremita, la cittadinanza, gli studenti, i rappresentanti di Istituzioni locali, associazioni economiche e i vertici dell’Alma Mater con il Magnifico Rettore Ivano Dionigi, tutti insieme hanno voluto rendere omaggio alla memoria di Luciano Chicchi, già presidente di Uni.Rimini S.p.A., per una vita spesa – come è stato ricordato spesso durante la mattinata – per il bene comune e per lo sviluppo del Campus di Rimini. L’occasione è stata proficua per riflettere sul tema “Una Università per il Territorio”, uno dei temi centrali nel lavoro del dott. Chicchi, per anni impegnato nel tessere relazioni e creare sinergie finalizzate alla crescita del “Sistema Rimini”, una realtà dove l’università potesse giocare un ruolo decisivo. La giornata è stata promossa da Uni.Rimini S.p.A. in collaborazione con Campus di Rimini, Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini e Diocesi di Rimini.
Al termine della mattinata sono stati consegnati due premi: a Besjiana Xibraku la Borsa di Studio Luciano Chicchi, al dott. Leandro Palanghi il Premio per Tesi di Laurea intitolato a Tiziano Campolmi.

In sintesi, brevi estratti degli interventi della mattinata.

Clemente Di Nuzzo, Vice Prefetto di Rimini
“Luciano Chicci si è sempre distinto per spessore umano, per competenza e per il servizio reso alla comunità, nel mediare e nell’unire. Ha accompagnato le fasi di crescita e sviluppo del Campus e della città, per la quale ha sempre avuto passione e impegno”.

Andrea Gnassi, Sindaco di Rimini
“Rimini è una realtà ossimorica, ma ha tanti corpi vitali in essa. Uno di questi è l’università: questa invenzione straordinaria è un elemento decisivo perché capace di interpretare i processi in atto”.

Francesco Lambiasi, Vescovo di Rimini, che non ha potuto presenziare, ha comunicato attraverso un messaggio letto in sala dal dott. Cagnoli
“L’università è una realtà bella e significativa, per la passione profusa nella conoscenza e nella ricerca, con una particolare attenzione alle nuove generazioni. Il successo del Campus di Rimini è frutto del lavoro di chi tra Rimini e Bologna ha creduto nel progetto e ci ha investito. È un processo virtuoso proiettato alla costruzione del bene comune”.

Massimo Pasquinelli Presidente Fondazione Carim
“Siamo debitori a Luciano Chicchi di una visione fortemente incentrata sul valore della società civile, perno essenziale del rapporto tra lo stato e la persona e, ancora, tra lo stato ed il mercato. Purtroppo assistiamo ad un progressivo disboscamento di quelli che il Prof De Rita chiama ‘corpi intermedi’, produttori di un welfare locale che è una ricchezza a rischio di dispersione. Abbiamo tutti il dovere di rimuovere ciò che non va e di superare gli immobilismi laddove si manifestino, ma anche quello di distinguere e di difendere ciò che è importante per il nostro sviluppo locale, salvaguardando i luoghi che esprimono una parte importante delle energie locali”.

Leonardo Cagnoli, Presidente Uni.Rimini S.p.A.
“Luciano Chicchi nella sua vita ha condensato tutte le caratteristiche positive per lasciare traccia di sè e delle sue azioni nel tempo. È stato un uomo e un manager e oggi ci troviamo qui per ragionare attorno al tema del rapporto tra territorio e università, e per far conoscere meglio l’importanza dell’università nel territorio. Lo scopo del nostro impegno sono gli studenti: dobbiamo crescere per loro. In questa fase abbiamo bisogno di riempire di qualità le nostre sedi e di rinforzare il dialogo tra università, istituzioni e imprese. Tutto, ribadisco, a favore degli studenti, che crescono imparando a conoscere da vicino il mondo del lavoro e avranno idee chiare sul loro possibile futuro”.

Giorgio Cantelli Forti, già Presidente del Polo Scientifico Didattico di Rimini
“Luciano Chicchi pensava che tutti avessero qualcosa di buono da dare. Anche io. Sapeva che Bologna era una griffe imprescindibile e che il Multicampus era fondamentale perché consentiva di crescere nella competizione e nel confronto, rivendicando un’autonomia positiva per ciascun territorio. La Riforma di Ateneo ci ha tolto autonomia. Noi dobbiamo puntare a qualità della ricerca e della formazione, in modo innovativo: università come luogo dove sperimentare ‘cose nuove’”.

Antonello Eugenio Scorcu, Coordinatore Campus di Rimini
“Penso che Luciano Chicchi sarebbe orgoglioso di questo Campus. L’università ci dà una possibilità di crescita e sviluppo, ma ci vuole generosità da parte di tutti. Dobbiamo agire, e non lasciare che il tempo scelga per noi”.

Giovanni Matteucci, Direttore Dipartimento Scienze per la qualità della vita
“L’università è stato un investimento coraggioso e così il Dipartimento. Siamo ancora solo agli inizi e ci dovrà essere giusta attenzione, ma non sopravvalutazione. Non abbiamo vecchie eredità per cui siamo liberi di poterci giocare bene questo nostro ruolo. Qui ci vuole la “ragionevole autonomia” di cui parlava Chicchi. L’equivoco era che qualcuno voleva fare l’università di Rimini e non ‘a’ Rimini. Invece noi a Bologna dobbiamo sentirci a casa, siamo di casa. Il nostro ruolo è quello di arricchire il sapere: siamo un potenziale aggiornamento qualitativo di attività che altri stanno già facendo benissimo. Non vogliamo sostituirci a nessuno, ma contribuire a migliorare, condividendo i saperi”.

Barbara Bonfiglioli, vice presidente Uni.Rimini S.p.A.
“In questi anni grazie al lavoro di tutti è stato fatto un lavoro rilevante nell’integrazione tra università e mondo delle imprese: un dinamismo che è testimoniato, per esempio, dai vari ‘tavoli’, come quello della moda, che sono stati creati e che hanno dato frutti importanti”.

Ivano Dionigi, Magnifico Rettore dell’Alma Mater Università di Bologna
“Chiarezza, coerenza e generosità sono tre caratteristiche che sono state evocate da chi mi ha preceduto e che mi hanno colpito molto. In primis, voglio ringraziare tutti e qualcuno in particolare. Guido Sarchielli; Giorgio Cantelli Forti, alter ego di Luciano Chicchi; Leonardo Cagnoli, che ho conosciuto da ragazzo, e con il quale mi fa piacere collaborare oggi. Non ho mai fatto fare anticamera a Luciano Chicchi. Il Campus di Rimini ha tanti segni “più” ed è giusto rilevarlo ma non bastano le istituzioni: ci vuole la città, il coinvolgimento della cittadinanza. La città deve celebrare un matrimonio di amore e di interesse con l’università. In molti hanno parlato di ‘autonomia’ questa mattina: ad essa occorre applicare il criterio della funzionalità. Noi dovevamo normare, e lo abbiamo fatto. Ora occorre rilevare ciò che funziona e ciò che non fuziona e agire nelle sedi opportune per correggerlo.
Per chi stiamo qui? Perché il nostro fine sono gli studenti. Sono i destinatari della nostra ricrca e didattica, rappresentano il destino del Paese, quelli a cui noi ci aggrappiamo. Abbiamo una certezza: come Alma Mater abbiamo una storia millenaria, per cui la ‘sindrome dell’ultima chanche’ non ce l’abbiamo. Questo ci deve tranquillizzare. Possiamo rottamare il presente ma non il nostro passato. Tornando al tema della nostra giornata, Rimini deve rendersi conto di questo valore che è l’università. Il Campus a Rimini non serve per ‘nobilitare i bagni’. Lo studio, la ricerca, producono cultura, conoscenza che anticipa il futuro. Occorre giocare al rialzo, orgogliosi di avere l’università a Rimini”.