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Attualità Provincia

12.500 poveri, 967 vivono in strada. Il dramma nei numeri Caritas

In foto: repertorio
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di Simona Mulazzani   
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mer 12 nov 2014 13:49 ~ ultimo agg. 17 nov 10:55
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Nella diocesi di Rimini ci sono oltre 12.500 persone che vivono in situazione di povertà e che si sono rivolte alle Caritas nei primi nove mesi dell’anno. Il numero emerge dal conteggio di tutti i familiari delle 6.794 persone che nei primi nove mesi del 2014 hanno bussato alle porte delle Caritas parrocchiali e diocesana.

Sono 2.054 gli italiani, nello stesso periodo del 2013 erano 1.973.

Sebbene drammatici i dati non rappresentano del tutto realtà – spiega Isabella Mancino, responsabile dell’Osservatorio Povertà della Caritas – In particolare i dati che riguardano gli italiani sono sottostimati. In tanti arrivano alle Caritas parrocchiali per chiedere aiuto, ma molti di questi chiedono di non essere registrati nei nostri data-base. Si vergognano delle loro situazione e non vogliono che resti traccia delle loro richieste. In questo la delicatezza e la vicinanza delle comunità parrocchiali sono fondamentali nel creare una vera rete di aiuto“.

Gli stranieri sono passati da 4.631 a 4.481 nel 2014. Diverse le famiglie di immgrati che hanno scelto di tornare in patria o di spostarsi in altre nazioni, sono però arrivati numerosi profughi, solo la Caritas diocesana ne ha accolti 66.

Sono diverse le situazione di persone che fanno rientro in patria, ma per chi è in Italia da oltre vent’anni come tante famiglie albanesi, marocchine, senegalesi è una scelta molto difficile da fare. Sono in Italia da tanto, i loro figli sono nati e cresciuti qui, molti sono già adolescenti e non vogliano andare a vivere nel paese d’origine dei loro genitori

Complessivamente sono stati distribuiti 13.960 pacchi viveri in tutte le Caritas, mentre la Caritas diocesana ha preparato 71.888 pasti, ha accolto 661 persone a dormire. Effettuato 1.868 docce, donato 298 farmaci e aiutato 54 famiglie con materiali scolastici. Grazie al progetto diocesano “Fondo per il Lavoro”, 31 persone hanno trovato un impiego.

Sempre più incessanti le richieste di contributi economici per pagare bollette e affitti, circa 80 mila euro i soldi che la Caritas diocesana ha dato per aiutare le persone in difficoltà e 335.300 euro, i prestiti effettuati dall’Associazione Famiglie Insieme. Le povertà sono sempre più complesse e in aumento, non si tratta più solo di singole persone che non sanno dove andare a dormire, ma sempre più di interi nuclei familiari, di tutte le età.

Aumentano i giovani, gli anziani, ma anche le persone di mezza età che, avendo perso il lavoro, non sanno come affrontare le spese quotidiane. Aumentano le famiglie con i bambini piccoli, ma anche quelle con figli grandi che non trovano anch’essi il lavoro. Alla Caritas diocesana sono 967 le persone che hanno dichiarato di essere prive di abitazione, contro le 887 dello stesso periodo del 2013.

L’aiuto nei confronti di queste povertà – aggiunge la Mancino – può arrivare in tanti modi. C’è la donazione economica, ma quello soprattutto su cui spingiamo ultimamente è il progetto “Famiglie che adottano famiglie” che prevede che una o più famiglie insieme condividano le difficoltà di un’altra famiglia, con un aiuto per le incombenze delle vita quotidiana: preparare un pasto in più, portare i bambini a scuola, fare compagnia, stirare. Siamo infatti convinti che la povertà economica non sia quella più grande, l’importante è che chi vive un momento difficile non si senta solo. Questa è la vera sfida per una comunità cristiana