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“Io valgo”. La Marcia dei centri per disabili in ricordo di don Oreste Benzi

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 31 ott 2014 16:58 ~ ultimo agg. 2 nov 11:30
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Io valgo perché sono simpatica. Io valgo perché sono bellissimo. Io valgo perché nonostante tutto resisto. Io valgo perché so ascoltare. Tanti motivi per dire insieme: “Io valgo”. È lo slogan scelto per la Marcia dei Centri residenziali e diurni per disabili della Provincia di Rimini promossa dall’Associazione Papa Giovanni XXIII nell’ambito di una tre giorni intitolata “Amare sempre” per ricordare Don Oreste Benzi a sette anni dalla sua salita al Cielo.

 

 

Dal piazzale antistante al Duomo di Rimini ha preso avvio la manifestazione: con il saluto del Presidente della Cooperativa sociale “La Fraternità” Valerio Giorgis e di don Giuseppe Tognacci in rappresentanza della Diocesi di Rimini. Entrambi hanno sottolineato come anche la fragilità debba essere considerata risorsa e che non esiste deficit o difficoltà che non possano essere affrontati in un’ottica di condivisione e solidarietà.

Poi il piazzale si è colorato di nastri che tra abbracci, carrozzine, balli e musica hanno simboleggiato in una danza il filo che ci unisce tutti in un’unica storia e in un percorso comune.

Alla marcia hanno preso parte non solo i centri dell’Associazione Papa Giovanni ma sono state invitate anche le altre realtà provinciali che lavorano nel settore disabilità (era presente, ad es., la cooperativa sociale Montetauro e la comunità “La Sorgente” della Fondazione San Giuseppe ONLUS).
La marcia è proseguita per le vie del Centro, da piazza Tre Martiri fino a piazza Cavour, tra la lettura di brani di don Oreste e i cartelli e le voci dei ragazzi dei Centri, degli operatori, dei volontari.
In piazza Cavour un ulteriore momento di ritrovo e condivisione accompagnati dalle parole di Paolo Ramonda, presidente nazionale della Papa Giovanni. Un bel momento di festa e rivendicazione del diritto di essere tutti, ciascuno a suo modo, protagonisti della vita della nostra Città.

 

Silvia Sanchini