Presenze in stallo e bilanci degli alberghi a picco. Federalberghi: fatturato inferiore al 2008
Se i dati riminesi sul turismo, presentati qualche settimana fa, mostravano una sostanziale tenuta (ad agosto ad esempio un +0,7% di presenze), quelli nazionali sono invece “fortemente al di sotto delle aspettative”. Il commento arriva dal presidente nazionale di Federalberghi, Bernabò Bocca, oggi ospite in Fiera a Rimini per TTG/SIA GUEST. Il mese di settembre ha registrato una performance positiva di turisti stranieri per gli alberghi italiani (+2% di presenze rispetto a settembre 2013), mentre la domanda interna un calo dello 0,9%. Stagnazione è invece il termine usato per definire l’andamento dei quattro mesi estivi (+0,1% di pernottamenti frutto di un -0,6% di italiani ed un +0,9 di stranieri). Quello che preoccupa Federalberghi è che lo stallo di presenze si combina con un calo dei prezzi degli alberghi certificato da ISTAT (meno 1,3% ad agosto e meno 2,4% a settembre). Un dato che vedrà il 2014 chiudersi con un fatturato complessivo per gli hotel ampiamente inferiore ai livelli del 2008. Il Codacons stima addirittura che l’estate appena conclusa sia la peggiore degli ultimi 20 anni con un danno complessivo per il settore turistico di 1,5 miliardi di euro.
La crisi del settore alberghiero si ripercuote anche sul numero di occupati con un calo costante di mese in mese specie per quelli a tempo indeterminato. Sempre il Codacons parla di 50mila posti di lavoro stagionali persi.
A zavorrare il settore, secondo Bocca, sono i vincoli burocratici e la pressione fiscale. Per il rilancio del comparto il presidente di Federalberghi auspica semplificazioni come l’agevolazione del rilascio di visti turistici e la facilitazione nel cambio di destinazioni d’uso. Senza dimenticare il contrasto all’abusivismo che, secondo Bocca, inquina il mercato ricettivo e della ristorazione con un’offerta parallela che sfugge ad ogni regola.