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Cattolica Cronaca

Omicidio suicidio, disposta l'autopsia sui due corpi. Ivana morta per dissanguamento

di Redazione   
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lun 6 ott 2014 17:10 ~ ultimo agg. 7 ott 12:55
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La Procura di Rimini ha disposto l’autopsia sul corpo della 27enne Ivana Intilla e del marito, il 30enne Raffaele Ottaviani che prima l’ha uccisa poi si è tolto la vita. L’ esame è stato disposto dalla Procura di Rimini per stabilire con esattezza quali delle numerose coltellate abbiano causato la morte della giovane e per escludere senza ombra di dubbio la presenza di un estraneo nell’abitazione, una palazzina di via Cabral, a Cattolica.

Secondo la prima ispezione cadaverica, nessuno dei colpi sarebbe stato abbastanza profondo da causare una morte veloce e la donna sarebbe morta per dissanguamento dovuto alle numerose ferite. L’ uomo si è poi rivolto il coltello al cuore e si è suicidato.

Scene terribili che si sono svolte davanti ai loro due figli di tre anni, al momento affidati dal Tribunale dei Minori ai Servizi Sociali.

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L’Amministrazione Comunale esprime lo sgomento per la vicenda e offre la massima disponibilità alle famiglie. La dichiarazione dell‘assessore alle Pari Opportunità del Comune di Cattolica, Giovanna Ubalducci.

“I tragici avvenimenti di sabato scorso, che hanno coinvolto una coppia di coniugi, ponendo fine in modo violento alla loro vita,hanno avuto un effetto scioccante in tutta la nostra Città: sentimenti di profondo sgomento e commozione, uniti ad un senso di impotenza, per l’assoluta imprevedibilità ed efferatezza dei fatti compiuti.

Rimane in tutti noi, abitanti di questa piccola e ridente cittadina sul mare Adriatico, quasi una incredulità sommessa, una riflessione corale sul ” perchè”; un profondo disagio per non aver potuto o saputo,fare qualcosa in tempo utile.
Fatti come questi ci riportano alla cronaca , purtroppo ormai consueta, dei telegiornali nazionali: l’aumento dei femminicidi, della violenza e della aggressività nei confronti delle donne,proprio all’interno delle famiglie, e cioè di quei luoghi dove ci si dovrebbe sentire più sicure e protette: siamo davvero in una fase di emergenza sociale che deve indurci a riflettere profondamente sulle motivazioni e sulle implicazioni conseguenti a gesti tanto brutali.

Tanto deve e può ancora farsi sia a livello legislativo che educativo, per cercare di prevenire questi comportamenti, sintomatici di disagi che covano all’interno delle famiglia : la prevenzione passa attraverso la presa di coscienza del malessere che turba il vivere quotidiano.
Quale assessore alle pari opportunità e politiche di genere , interpretando appieno i sentimenti di tutta l’Amministrazione Comunale di Cattolica, mi sento di esprimere la più profonda vicinanze alle famiglie; l’assoluta
disponibilità per quanto riguarda qualsiasi esigenza e problema che possano essere chiamate ad affrontare, ribadendo che in momenti simili, la solidarietà e la coesione sociale sono fondamentali per vincere la solitudine e l’emarginazione.”

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