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Emergenza minori stranieri non accompagnati: ne mancano 3mila

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 29 ott 2014 09:56 ~ ultimo agg. 09:58
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Secondo il report diffuso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dall’inizio del 2014 sono arrivati in Italia oltre 12mila minori stranieri non accompagnati. Di questi, un quarto, più di 3mila, sono irreperibili, probabili e potenziali vittime di sfruttamento sessuale, lavorativo e accattonaggio forzato.

E’ una questione drammatica che si aggiunge alla già critica situazione dell’accoglienza, gestita attraverso politiche emergenziali e strutture sature o insufficienti. Sono sempre di più i ragazzi che, arrivati in Italia, rimangono senza alcuna collocazione, in strada o peggio.

 

Per questo l’associazione Agevolando di Rimini, insieme a numerose altre Associazioni, tra cui Libera, l’Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e la Famiglia e altre ha sottoscritto un documento congiunto che sarà inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministro Poletti e al relativo Sottosegretario Biondelli, all’Osservatorio Nazionale Infanzia e Adolescenza, alla Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza, al Garante Nazionale Infanzia e Adolescenza e al Presidente della Conferenza unificata Stato-Regioni.

 

“Siamo consapevoli della portata eccezionale dei flussi in queste settimane e della estrema complessità della situazione a cui occorre far fronte – si legge nel documento – ma crediamo altresì che non sia più possibile una gestione emergenziale dell’accoglienza. Siamo spaventati della deriva culturale ed etica rispetto al tipo di accoglienza da offrire ai minorenni stranieri che rischiano di essere considerati cittadini di “serie B”, esposti a fenomeni di ghettizzazione ed emarginazione.

“Occorre una più decisa assunzione di responsabilità da parte dei soggetti coinvolti  e un maggiore coinvolgimento a livello decisionale delle organizzazioni della società civile impegnate da anni in questo ambito.

“Accogliamo quindi con favore alcune recenti proposte e tra cui il progetto di legge 1658, recentemente proposto dall’on. Zampa, l’incentivo all’utilizzo dello strumento già esistente dell’affido etero-familiare per la regolarizzazione dei MSNA e, infine, il protocollo di intesa recentemente siglato tra Save The Children e la Marina militare che prevede la presenza di operatori a bordo delle Unità Navali impiegate nel dispositivo Mare Nostrum.
“Ma questi provvedimenti non bastano per gestire la situazione di grande precarietà e incertezza che coinvolge il nostro paese.
Senza i necessari fondi e senza un reale coordinamento anche le intese e i provvedimenti rischiano di rimanere insufficienti e questo a scapito di migliaia di ragazzi in fuga da scenari di povertà, guerre e violenza sempre più difficili e questa emergenza riguarderà ancora di più gli anni futuri rischiando di far collassare il sistema dei servizi per i minorenni”.