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Lavoro Politica

Appello edilizia. L'intervento di Tiziano Arlotti

In foto: l'edilizia è uno dei settori più in difficoltà
l'edilizia è uno dei settori più in difficoltà
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 1 minuto
mar 28 ott 2014 14:56
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Il parlamentare riminese Tiziano Arlotti sostiene l’appello congiunto di costruttori e sindacati per rilanciare l’edilizia e sostiene che le azioni del Governo stanno andando in questo senso. “Mi fa piacere – scrive – riconoscere una sintonia fra gli obiettivi che le parti sociali si pongono, e gli atti approvati e in via di approvazione in Parlamento. Lo stop al consumo di suolo è divenuto un punto fermo, ed è stata ampiamente recepita la necessità di puntare sulla rigenerazione urbana, sull’efficientamento energetico del patrimonio edilizio, sulla sua messa in sicurezza sismica. I provvedimenti messi in campo in questi 18 mesi di legislatura vanno proprio in questa direzione, come il bonus fiscale del 65% per la riqualificazione energetica o quello del 50% per le ristrutturazioni, riconfermati in Legge di stabilità e vero grande volano per la sopravvivenza del settore delle costruzioni a livello nazionale e locale”.

“Il decreto Sblocca Italia  prevede che con una semplice comunicazione di inizio attività alla propria amministrazione comunale, sarà possibile ad esempio eseguire ristrutturazioni e anche suddivisioni delle unità abitative, purché non si intervenga sulle parti strutturali”.

“L’altra leva su cui occorre puntare  nel nostro territorio è quella della riqualificazione del patrimonio edilizio turistico-ricettivo”. Arlotti ha sottoscritto l’odg a prima firma dalla collega Petitti, che pone molti dubbi sulla forzatura fatta in questo provvedimento sui “condhotel”.

Nella Legge di Stabilità 2015 vi è poi lo sblocco ulteriore di 1 miliardo di euro sul patto di stabilità interno degli enti locali. A breve, infine, il ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi dovrà presentare la proposta di riforma del Codice degli appalti. L’obiettivo è eliminare le gare al massimo ribasso e dare invece priorità, nelle gare sotto il milione di euro, alle imprese del territorio, attraverso procedure di selezione pubbliche e vincolanti per i dirigenti e funzionari pubblici, anziché facoltative come oggi accade“.