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Attualità Rimini

Polizia Penitenziaria in agitazione: sottovalutati i problemi del carcere di Rimini

In foto: polizia penitenziaria in agitazione a Rimini
polizia penitenziaria in agitazione a Rimini
di Andrea Polazzi   
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mar 16 set 2014 17:26 ~ ultimo agg. 17 set 11:41
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La polizia penitenziaria di Rimini ha proclamato lo stato d’agitazione. L’aggressione ai danni di un agente e il tentativo di un detenuto di togliersi la vita avvenuti nell’arco di pochi giorni sono stati la goccia finale che ha fatto traboccare un vaso ormai colmo.

Colmo come il penitenziario dei Casetti nei mesi estivi quando la popolazione carceraria aumenta di pari passo con le presenze in Rivera che portano un fisiologico aumento della criminalità.
Un fenomeno, evidenzia una nota della FP Cgil, che è stato ancora una volta sottovalutato costringendo la polizia penitenziaria già sotto organico, ad affrontare non solo un forte incremento del numero di ingressi, ma anche delle scarcerazioni e delle udienze in tribunale.
Il tutto continuando a garantire al personale periodi di ferie e riposi per il recupero psicofisico. Il sindacato, chiedendosi se l’amministrazione penitenziaria, abbia dimenticato Rimini, ricorda che ai Casetti manca anche un“Direttore stabile che sia in grado di tutelare al meglio il personale sottoposto ad ogni tipo di vessazione, dai calci alle ingiurie come dimostrano i recenti episodi”.
Da qui l’annuncio dello stato d’agitazione e la richiesta di risposte concrete. “Non vogliamo – conclude la nota firmata da Elisabetta Morolli e Claudio Palmetti della Fp Cgil – che gli uffici superiori si sveglino solo quando vengono fatti articoli di giornale”.

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