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Mostra infanzia rubata: il lavoro minorile ieri... e oggi

di Stefano Rossini   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 19 set 2014 15:34 ~ ultimo agg. 22 set 11:27
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Il dramma del lavoro minorile, visto attraverso la lente del grande grande fotografo americano Lewis Hine ai primi del novecento, sarà in mostra a Rimini dal 26 settembre al 15 ottobre. Un’occasione per osservare da vicino il lavoro magistrale di Hine, e per riflettere su quanto la piaga dell’infanzia rubata sia ancora oggi diffusa.

La Fondazione San Giuseppe per l’Aiuto Materno e Infantile ONLUS di Rimini promuove la mostra fotografica: “Infanzia rubata. Lewis Hine, le immagini che turbarono l’America”, realizzata dalla Fondazione Alberto Colonnetti di Torino attraverso la selezione di 300 immagini tra le oltre 5.000 messe a disposizione dalla Library of Congress di Washington. La mostra sarà inaugurata 26 settembre alle ore 11.30 presso la Tensostruttura della Parrocchia di San Giovanni Battista (via XX Settembre 87 – Rimini) e rimarrà aperta dal 26 settembre al 5 ottobre dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19, poi fino al 15 ottobre dalle 16 alle 19. L’ingresso è gratuito.

“Abbiamo fortemente voluto questa mostra qui a Rimini” afferma Guido Fontana presidente della Fondazione San Giuseppe per l’Aiuto Materno e Infantile Onlus “in quanto siamo impegnati da oltre cento anni a tutelare i diritti dei minori più disagiati. Per loro non è mai venuto meno il rischio di sfruttamento e oggi la situazione non sta certamente migliorando anzi avanzano nuove forme di violazioni e soprusi”.

Le immagini, realizzate dal grande fotografo americano Lewis Hine agli inizi del Novecento, di eccezionale qualità documentaria ed estetica, sono soprattutto la testimonianza concreta del dramma del lavoro minorile in America nelle campagne, nelle industrie, nelle strade e a domicilio all’inizio del secolo scorso.
Una sezione speciale di attualità “Infanzia rubata… e ritrovata” è a cura della Scuola Secondaria di primo grado “A. Di Duccio” dell’Istituto Comprensivo di Miramare di Rimini.

Ma la mostra merita uno sguardo più approfondito per la sua attualità. Secondo i dati messi in circolazione dal dossier di Save The Children Italia “Piccoli schiavi invisibili. I volti della tratta e dello sfruttamento”, sono almeno 28.000 minori attualmente a rischio di sfruttamento in Italia. Un fenomeno complesso da analizzare perché prevalentemente sommerso. Secondo l’ILO (International Labour Organization) sono oggi 20,9 milioni le persone vittime di lavoro forzato nel mondo, di queste 5,5 milioni sono minori. Tra il 2007 e il 2010 la percentuale di minori vittime di tratta è complessivamente cresciuta del 27%. E ovviamente la crisi gioca la propria parte.

Affrontare questi drammi significa come prima cosa, rendersi conto che non si parla di qualcosa lontano nel tempo o nello spazio. E secondo che riguardano le nostre scelte quotidiane, soprattutto in materia di acquisti e consumo, di fronte ad un mercato che ha sempre più bisogno di manodopera a bassissimo costo e senza troppe tutele. E a farne le spese, all’inizio, sono come sempre i più deboli, gli invisibili, i profughi, i disperati, i senza nome.

Non a caso ad agosto 2013 il Parlamento ha approvato la Legge (n.96 del 6 agosto 2013) con cui ha delegato il Governo al recepimento di varie direttive europee, tra cui quella sulla prevenzione e la repressione della tratta di esseri umani e la protezione delle vittime.
Nel Decreto Legislativo n. 24 del 4 marzo 2014, emanato per recepire le direttive europee sulla tratta, è stata prestata una particolare attenzione alle persone di minore età.
Il Decreto prevedeva però la creazione da parte del Dipartimento Pari Opportunità di un Piano nazionale d’azione contro la tratta e il grave sfruttamento degli esseri umani che, a distanza già di diversi mesi dall’emanazione del decreto, non è stato ancora avviato.
Obiettivo della mostra, quindi, sarà non solo quello di riflettere sul passato, ma anche di guardare al presente e alle forme di sfruttamento che ancora imbrigliano tanti bambini e ragazzi negando la loro libertà e i loro diritti.
Ecco perché alla mostra sarà affiancata una sezione realizzata dalla prof.ssa Rosanna Menghi e dalla Scuola Secondaria di 1° Grado “A. Di Duccio” di Miramare di Rimini dal titolo: “Infanzia rubata…e ritrovata”.
Ecco perché alle classi che visiteranno la mostra sarà offerta la possibilità di partecipare anche a un concorso ideativo per stabilire connessioni tra la mostra e la realtà contemporanea stimolando la responsabilità e la creatività degli studenti che verranno a visitarla.

Il bando del concorso è disponibile sul sito della Fondazione San Giuseppe: www.sangiuseppe.org

 

Informazioni e orari della mostra

Infanzia rubata. Lewis Hine – Le immagini che turbarono l’America
26 Settembre – 15 Ottobre 2014
Inaugurazione Venerdì 26 Settembre ore 11.30
Tensostruttura Parrocchia San Giovanni Battista Via XX Settembre 87 – Rimini
Orari: dal 26/9 al 5/10 dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19.
Negli altri giorni dalle 16 alle 19.
Per visite guidate occorre prenotare telefonando al numero: 0541-51268 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15).
Ingresso libero

 

La mostra ha l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio della National Child Labor Committee, della International Labour Organization, della Provincia e del Comune di Rimini. Collaborano all’iniziativa la Parrocchia di San Giovanni Battista, l’Ass. Mondo di Comunità Famiglia/nodo di Rimini, l’Ass. Agevolando, l’Ass. In movimento di Comunità e il Progetto Generazioni solidali con il sostegno di Volontarimini. L’esposizione rientra nell’ambito delle iniziative per il Festival Francescano 2014, la Settimana del Buon Vivere e il Mese delle Famiglie del Comune di Rimini. Partners: Icaro Communication, Il Ponte, RiminiSocial 2.0, Corriere di Rimini, Agenzia NFC.