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Politica Rimini

Bonaccini a Rimini. Il suo piano: turismo 12% del Pil e burocrazia zero

In foto: il candidato alle Primarie del Pd Stefano Bonaccini
il candidato alle Primarie del Pd Stefano Bonaccini
di Redazione   
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gio 18 set 2014 19:55 ~ ultimo agg. 19 set 17:48
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È ripartita, dopo lo stop per il malore da stress accusato qualche giorno fa (che lo ha costretto al ricovero a Modena), la campagna elettorale del segretario regionale del PD Stefano Bonaccini che corre per diventare il nuovo governatore della regione Emilia-Romagna.
Oggi al Grand Hotel di Rimini il candidato alle primarie ha presentato il suo programma in vista del 28 settembre. Accolto dal segretario provinciale Juri Magrini e dai notabili riminesi del partito (Nadia Rossi, Sabrina Vescovi; polo Russomanno, Sonia Migani) ma non ha fatto nomi.
‘Non intendo sbilanciarmi sui nomi finché non ci saranno delle certezze’ – ha detto il segretario.
Bonaccini ha incontrato anche alcuni operatori turistici, albergatori in primis (era presente Patrizia Rinaldis) ai quali ha spiegato le sue linee guida per il settore. Tra i punti principali: burocrazia zero sul turismo, potenziare tutti i collegamenti, a partire da quelli ferroviari (il Trc sarà fondamentale) e ha parlato anche dell’aeroporto. Infrastruttura fondamentale per il turismo di Rimini e di tutta la Regione.
“L’Emilia Romagna deve puntare sulla costa, ma anche su entroterra, cibo ed enogastronomia, ma per farlo occorre fare sistema. L’Expò poi, è una grandissima opportunità. Il turismo adesso rappresenta l’8,7% del Pil regionale: lavoriamo insieme per portarlo almeno all’11-12 per cento.
Altro capitolo, la burocrazia. È peggio delle tasse, ha detto Bonaccini. Inibisce l’azione ai cittadini e alle imprese. Io istituirò un ufficio dedicato in Regione per azzerarla’.

Bonaccini è indagato nell’inchiesta sulle cosiddette ‘spese pazze’ dell’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna (gli vengono contestati 4.000 euro), mentre il deputato Matteo Richetti, che ha rinunciato alla corsa a Governatore della Regione, ieri ha chiarito la propria posizione in Procura a Bologna (gli vengono contestati 5.500 euro spesi in due anni “per attività istituzionale”).