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Politica Rimini

Zerbini al PD dopo il voto. Servono subito i congressi, no a faide interne

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sab 2 mar 2013 10:11 ~ ultimo agg. 00:00
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Rinnovando il sostegno ai due parlamentari Arlotti e Petitti, Zerbini ricorda le istanze renziane già espresse all’epoca delle primarie e dalle quali ora ripartire dopo la sconfitta elettorale.

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L’intervento di Zerbini:

Abbiamo perso le elezioni. Mi pare chiaro questo. Vedi che ultimamente molti -che allora pensavano diversamente- stanno riscoprendo Matteo Renzi e quella serie di proposte per cambiare l’Italia che noi abbiamo portate alle primarie. Perdendo. Mi fa piacere, significa che il nostro non fu un esercizio inutile.
Però noi abbiamo deciso di fare quella battaglia allora, a viso aperto. Da soli. Quelle proposte per cambiare l’Italia rimangono valide, dal taglio dei parlamentari e dei fondi ai partiti politici (i rimborsi elettorali) alla lotta senza quartiere alla burocrazia. Ma a Rimini vanno dette alcune cose in più.
Lo ripeto: dobbiamo rifare il partito, e chi aveva fatto alcune previsioni veda se si sono avverate durante queste elezioni. A Rimini ci vuole un congresso subito, perché non ci sono più i segretari politici e perché abbiamo perso molti elettori. Ho l’impressione però, seguendo la stampa, che taluni vogliano, sfruttando il risultato elettorale, dare il via a vendette personali o giochi interni che nulla hanno a che vedere con quello che vogliamo. Quindi no agli sciacalli, no ai regolamenti dei conti.
I cittadini ci hanno detto chiaramente cosa si aspettano da noi, e ci hanno fatto vedere cosa succede se non siamo in grado di rispondere alle richieste. Noi siamo qui per questo, del resto. Ci chiedono di ridurre le tasse, di far crescere lo sviluppo, di diminuire la burocrazia, di sostenere lo stato sociale: non sarà facile, ma questa è la sfida.
Alcuni punti fermi però vanno messi. Abbiamo eletto due parlamentari, che hanno vinto le Primarie. Non è un mistero per nessuno che ad entrambi avevo chiesto io (assieme ad altri, certo) ad Emma e Tiziano di candidarsi alle primarie, ed ho sostenuto entrambi. Quindi i nostri due parlamentari sono un punto di riferimento importante nel Partito Democratico che vorrei costruire. Chi pensa ora di usare il risultato nazionale per vendette private sbaglia di grosso.
Ricostruiamo il Partito sin dai Circoli, facciamo i congressi prima di Maggio e partiamo ad ascoltare la gente, a combattere burocrazia e recessione, a difendere gli ultimi. Facciamo in fretta perché non ci mancherà di certo il lavoro nei prossimi mesi.