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Lavoro Regione

Crisi del lavoro, le donne tengono meglio. Ma molte madri rinunciano

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gio 7 mar 2013 10:27 ~ ultimo agg. 00:00
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nel 2012, a fronte di un calo dell’occupazione maschile, in Regione si è registrata una lieve ripresa di quella femminile. E’ il settore servizi quello più ricettivo per l’occupazione femminile.
Per le madri conciliare tempi di vita e di lavoro risulta però sempre più difficile.

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La sintesi dei dati:

Convalida delle dimissioni delle lavoratrici madri dipendenti entro il primo anno di vita del figlio/della figlia:

con un incremento del 16% rispetto al 2011, le convalide registrate nel 2012 sono 1811: il
37,5% nel commercio, il 43% nei servizi e il 15,5% nell’industria; prevalentemente (57%)
nelle imprese fino a 15 dipendenti.
Interessano per il 58% madri che hanno 1 figlio a carico.
Tra le motivazioni prevalenti, il 70% possono essere ricondotte a difficoltà di conciliazione e
di queste solo per 26% si registrano dimissioni a fronte di cambio di azienda.

In Emilia Romagna nel 2012 risultano, secondo le rilevazioni ISTAT, occupate 1.969.000
persone (1.086.000 maschi – pari al 55,2% e 883.000 femmine – pari al 44,8%).
Il tasso di occupazione maschile è pari al 73,9% (-1,1% rispetto al 2011) e al 61,3%
per le femmine (+ 0,5% rispetto al 2011).
La contrazione occupazionale è da imputare totalmente alla componente maschile con
un saldo negativo di -6000 unità, mentre quella femminile risulta a saldo positivo con
+ 7000 unità.
Le persone in cerca di impiego risultano essere 150.000, per il 50,7% maschi e per il 49,3%
femmine.
Sale il tasso di disoccupazione al 7,1% (+1,8% rispetto al 2011), con i maschi al 6,4%
(+ 1,9%) e le femmine al 7,9% (+1,6%).
La crescita occupazionale si registra nel settore nei Servizi (+ 11.000 unità, di cui +2000
maschi e +9000 femmine), soprattutto nel commercio, alberghi e ristoranti per quanto
riguarda le donne.
Il settore industriale perde 21.000 occupati (di cui 18.000 maschi), nel settore delle
Costruzioni il saldo è positivo per + 5000 unità, prevalentemente maschi.
Il settore primario è stazionario con un calo della componente maschile compensato
dall’aumento di quella femminile.
La Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria registra 18.894.062 ore autorizzate
(+7.867.002), la Straordinaria 31.477.138 ore autorizzate (+940.763) e quella in Deroga
arriva a 42.114.992 ore autorizzate (+ 3.941.549).
L’iscrizione alle liste di Mobilità ha interessato 27.832 persone, di cui 11867 donne (+
1210) e 15965 uomini (+1563).
Diminuiscono di 23.539 unità le comunicazioni di assunzione registrate dai Centri per l’Impiego
della regione, da imputarsi quasi totalmente alla componente maschile (- 3963 sono di donne).