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Caccia a immobili fantasma, molti non accatastabili. I dati di Rimini

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dom 17 mar 2013 09:13 ~ ultimo agg. 15 mar 00:00
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Al censimento del 2008 in provincia di Rimini i fabbricati (o meglio le particelle) risultavano oltre 7.200. Di questi oltre duemila nel comune capoluogo, seguito da Coriano, 693; Bellaria, 682; Santarcangelo, 589. Fino ai soli 60 di Talamello, che nell’archivio dell’Agenzia del Territorio compare ancora sotto Pesaro come gli altri comuni del Montefeltro. Non sempre i numeri corrispondono alle dimensioni: San Leo, ad esempio, conta 548 casi, molti di più di altri comuni più grandi come Riccione che ne ha 322. In questi anni i proprietari sono stati chiamati a controllare i dati e a regolarizzarsi. E l’ultimo aggiornamento, del 30 novembre 2012, fa il punto su immobili fantasma passati e presenti.
Nel Comune di Rimini, dei 2.604 fabbricati non dichiarati nel 2008, 1.107 casi si sono chiusi senza aggiornamento, cioè è stata verificata l’insussistenza delle condizioni per dichiararli accatastabili.
679 procedimenti si sono chiusi con aggiornamento, ovvero con la presentazione dei documenti di aggiornamento catastale da parte del proprietario o, in caso di suo inadempimento, da parte degli uffici provinciali.
In 89 casi, al 30 novembre il procedimento era ancora in corso mentre in 189 casi, come prevede la Legge, è stata invece attribuita una rendita presunta: i proprietari di questi immobili non dichiarati hanno tempo fino al 2 aprile per regolarizzare la loro posizione presentando i documenti di aggiornamento. In caso di inadempimento partiranno sanzioni amministrative quadruplicate rispetto al passato. Con l’interesse dei comuni a controllare, visto che a loro ne andrà il 75%. L’elenco completo degli immobili, comune per comune, è disponibile sul sito dell’Agenzia del Territorio.