Al Tiberio ciclo di film promosso dal portico del Vasaio
La presentazione:
A chi le domandava perché avesse rischiato la vita per salvare i bambini ebrei del Ghetto di Varsavia, Irena Sendler citava l’insegnamento di suo padre: “Se un uomo sta per affogare puoi solo buttarti e cercare di salvarlo, anche se non sai nuotare.”
La compassione per l’uomo non richiede condizioni favorevoli e non può essere fermata dai rischi che comporta, è espressione immediata di ciò che si ritiene più caro e più importante per se stessi. La verità, e il desiderio di bene e di giustizia che le è proprio, chiede infatti una “sottomissione” ben più grande e forte di qualsiasi sottomissione il regime più feroce possa pretendere. Irena Sendler ha vissuto questa sua appartenenza alla verità con la semplicità e la naturalezza più immediati, come l’unica cosa che si è chiamati a fare, cui si è chiamati a rispondere nella propria vita.