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Nazionale

Pellegrini a Torino. Scatta oggi l'Ostensione della Sindone

In foto: I primi pellegrini sono già in città. Arrivano da tutta Italia, ma anche dall'estero, per quello che può essere definito l'evento religioso dell'anno.
I primi pellegrini sono già in città. Arrivano da tutta Italia, ma anche dall'estero, per quello che può essere definito l'evento religioso dell'anno.
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sab 10 apr 2010 14:42 ~ ultimo agg. 00:00
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Scatta oggi l’Ostensione della Sindone, la prima dopo quella del Giubileo del 2000, e Torino si prepara ad accogliere milioni di persone, in marcia da tutto il mondo verso il grande mistero della celebre reliquia. I primi a poterla venerare saranno i rappresentanti di Regione Piemonte, Provincia e Comune di Torino, i tre enti che collaborano con l’Arcidiocesi all’organizzazione dell’appuntamento. Poi sarà la volta dei giornalisti, oltre 2 mila quelli accreditati, tra cui una troupe della tv araba di Al Jazeera. Per l’apertura ufficiale dell’Ostensione, la prima dopo l’intervento conservativo del 2002 per riparare i danni dell’incendio del 1532 e delle profonde pieghe che deturpavano l’immagine, bisognerà però aspettare la fine della cerimonia eucaristica del pomeriggio.

La celebrerà il custode pontificio della Sindone, l’arcivescovo di Torino cardinale Severino Poletto. Poi inizieranno a scorrere i pellegrini, quasi un milione e mezzo quelli già accreditati almeno il doppio quelli attesi fino al 23 maggio. Un fiume in piena, in viaggio verso il grande mistero di Torino. Un lino di 4,36 metri per 1,10 di altezza che raffigura un uomo flagellato e crocifisso. Il lenzuolo, secondo la tradizione, in cui è stato avvolto Gesù nel sepolcro. La reliquia sarà piazzata nella notte all’interno della speciale teca, allestita nel Duomo di San Giovanni. Un’operazione top secret, protetta da un imponente sistema di sicurezza, che vigilerà sulla cittadella della Sindone per 43 giorni. Le prime bonifiche di artificieri e cani poliziotto sono state già effettuate, mentre si mettono a punto le telecamere digitali che sorvegliano l’intera zona. Occhi discreti, prestati dalla tecnologia di ultima generazione, e in grado di cogliere qualsiasi anomalia. Dalle borse abbandonate agli involucri e ai gesti sospetti, che verranno subito riversati in questura, dove arrivano le immagini. La sorveglianza del cielo sarà invece affidata agli elicotteri, mentre agenti in divisa e borghese pattuglieranno in continuazione le vie attorno al Duomo.

Sono 200, tra carabinieri e poliziotti, i rinforzi arrivati da tutta Italia. Torino blindata, dunque, ma anche bella, con le piazze splendenti e i palazzi rimessi a nuovo. Come Palazzo Madama, in piazza Castello, davanti al quale ieri pomeriggio sono arrivati i 18 cavalieri della Sindone partiti da Chambery. Un viaggio di 240 chilometri, a cavallo, lungo lo stesso tragitto con cui la guardia di Emanuele Filiberto trasportò il lenzuolo nel 1578.

“Ogni evento della Sindone aiuta a convergere la nostra attenzione sull’immagine di un uomo”, ha sottolineato il cardinale Poletto invocando la benedizione del Signore sui pellegrini. Sarà così per 43 giorni. (ANSA)