Passaggio funzioni catasto al comune. L'intervento dell'ass. Beltrami
“Il Decreto del giugno 2007 che prevede il trasferimento delle funzioni catastali ai Comuni, è frutto di una lunga battaglia sostenuta dagli stessi in considerazione di alcuni fatti:
Le motivazioni politiche che sostengono questa scelta sono fondamentalmente tre:
1. Equità fiscale: pagare tutti per pagare meno.
La gestione diretta delle funzioni catastali consentirà ai Comuni di migliorare la conoscenza dei beni immobiliari e quindi ottimizzare i processi impositivi sugli stessi, ponendo fine alla presenza di inique disparità tra cittadini che pagano in modo differenziato a parità di condizioni (es. nella stessa unità immobiliare sono presenti accatastamenti anche molto diversi; case accatastate come rurali esenti ICI sono in realtà ville; ecc.).
La gestione diretta non ha dunque l’obiettivo di incrementare né aliquote né estimi (questi ultimi non di competenza comunale) ma di distribuire equamente il carico fiscale gravante sulle abitazioni che dovrà tendenzialmente calare, specie sulla prima casa.
Questo potrà avvenire allineando le informazioni catastali e comunali, fornendo al contempo un servizio più agevole, funzionale, conveniente ed efficiente a cittadini e professionisti.
2. Un occasione di miglioramento anche per i servizi comunali.
Il Comune di Rimini intende assumere la gestione diretta raccordando il modo organico le funzioni nuove con quelle già svolte, all’interno di un processo organizzativo più ampio che consenta una gestione integrata ed in tempo reale delle variazioni intervenute nei vari ambiti. Ciò deve rappresentare anche l’occasione per un salto di qualità dei processi comunali. In questo siamo facilitati dalla circostanza di avere a suo tempo aderito, come ente sviluppatore, al progetto di e-government SigmaTer, che fornisce le tecnologie idonee ad acquisire la banca dati catastale e la sua integrazione con quelle comunali.
3. Ottimizzare risorse e compente: un unico polo catastale.
L’opzione organizzativa per la quale il Comune di Rimini ha lavorato è quella del polo unico catastale provinciale, scelta condivisa da un apposito tavolo tecnico intercomunale coordinato dalla Provincia, dalle Organizzazioni Sindacali e dai professionisti, con le seguenti motivazioni: