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Calcio. Tregua armata sui diritti. La B gioca sabato senza anticipi

In foto: La serie B non si ferma. Scongiurato lo sciopero ventilato in occasione della quarta giornata, anche se non c'è ancora l'accordo per i diritti TV. Sabato tutti in campo alle 16, senza anticipi né posticipi. www.riminicalcio.com
La serie B non si ferma. Scongiurato lo sciopero ventilato in occasione della quarta giornata, anche se non c'è ancora l'accordo per i diritti TV. Sabato tutti in campo alle 16, senza anticipi né posticipi. 
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gio 13 set 2007 16:17 ~ ultimo agg. 30 nov 00:00
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La decisione è stata presa dall’assemblea delle società di B, tenutasi oggi in Lega.
“Finché non si troverà un accordo la serie B continuerà a giocare di sabato senza anticipi, né posticipi – ha dichiarato il presidente della Lega Calcio, Antonio Matarrese -. Non ci accontenteremo delle offerte che abbiamo avuto finora, ma il campionato non si fermerà, la serrata non serve. Cancellate quella parola. Giovedì o venerdì della prossima settimana, a Roma, ci sarà un’assemblea e o si chiude o si chiude, altrimenti non ci sto più io. Il tempo è scaduto”.
Nella trattativa con la Lega Calcio per la cessione dei diritti tv, sono in campo finora Telco-La7 e Sky Sport. Ma anche la Rai potrebbe entrare nella trattativa. “So che non ci hanno chiuso le porte – ha spiegato Matarrese – dopo gli incontri con alcuni ministri c’è più considerazione ed evidentemente c’è qualcosa che si muove. Ma non so ancora se la Rai è interessata ad acquistare la B”. Il presidente della LegaCalcio ha apprezzato gli sforzi delle società di B: “I presidenti hanno fatto un grande gesto di responsabilità e fiducia verso il presidente e verso le tv, con sguardo rispettoso verso la serie A per quello che potrà fare nell’interesse di tutta la Lega. Sono soddisfatto, non ci sono stati contrasti. Tutti hanno accettato di continuare ad aspettare le soluzioni ottimali. Lo sciopero? L’obiettivo di alzare i toni della contesa è stato raggiunto, perché le tv e i giornalisti hanno dato contenuto alle preoccupazioni della B, che fa parte della Lega e va rispettata. L’idea è portare soldi alla B, le soluzioni sono tante. Ma il progetto è quello di non dare tutto alla tv, perché vogliamo che la gente vada negli stadi. L’auspicio è che quello che non riusciamo ad avere dalle televisioni sia poi riequilibrato dal botteghino”.