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Ambiente Rimini

Basta con decisioni solo politiche. Associazioni chiedono coinvolgimento

In foto: 18 associazioni chiedono all'Amministrazione comunale di Rimini di poter partecipare al percorso decisionale sui temi ambientali, e non venire a sapere le cose a giochi già fatti.
18 associazioni chiedono all'Amministrazione comunale di Rimini di poter partecipare al percorso decisionale sui temi ambientali, e non venire a sapere le cose a giochi già fatti.
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mar 11 set 2007 12:06 ~ ultimo agg. 30 nov 00:00
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E’ la richiesta del Forum Ambiente della Provincia di Rimini, che chiede l’istituzione ufficiale nel capoluogo di una Consulta per l’Ambiente, come già avvenuto in molte altre città italiane, come Roma, Firenze e Genova.
“Così non si può andare avanti”, afferma il portavoce Onide Venturelli. Riferendosi sia al consumo oltre misura del territorio, che all’atteggiamento di un’amministrazione, dice Venturelli, ambientalista in campagna elettorale ma poi propensa a prendere le decisioni nelle segrete stanze, escludendo dal dialogo proprio chi fa gli interessi dei cittadini.
Come caso esemplare si cita l’abbattimento degli alberi del parco Sacramora per il prolungamento di via Sozzi. Le alternative non sono state neanche considerate, accusa il Forum, e il cantiere è stato delimitato di nascosto, nel 2003, proprio mentre il Comune faceva uscire un volume sulla flora cittadina che decantava la bellezza delle piante del parco. Sotto accusa anche il peso di piani urbanistici come quelli dell’ex camping di Viserbella o della Corderia di Viserba. E la tendenza a giustificarsi col fatto che molti progetti sono eredità di amministrazioni passate.
La richiesta di istituzione della Consulta é stata già trasmessa al sindaco Ravaioli. L’intenzione é in futuro di coinvolgere anche gli altri comuni della Provincia.
(Newsrimini.it)

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Il testo della lettera inviata al sindaco:

Il ruolo delle Associazioni ambientaliste nelle politiche e nei
programmi relativi all’ uso del territorio.
Necessità di istituire la Consulta per l’ ambiente ed il territorio

Mentre sempre più numerose e qualificate realtà associative più o meno organizzate vanno affermando che qualsiasi porzione di territorio, oltre che essere un deposito di memorie affettive, se adeguatamente tutelato è indispensabile ad buon standard di vita per i cittadini, si sta assistendo, al contrario, al declino della qualità della vita urbana, a preoccupazioni relative alla quantità ed alla qualità delle acque, alle sofferenze nella viabilità, alle problematiche nella gestione dei rifiuti, alla svalutazione del valore dell’entroterra e più in generale ad una superficiale gestione delle risorse naturali .
Il nostro territorio sta vivendo, purtroppo, una vera emergenza ambientale.
L’urbanizzazione, la speculazione edilizia, le fonti di inquinamento stanno causando criticità insostenibili e il deterioramento delle risorse pubbliche primarie, sempre più aggredite e consumate.
Di fronte a ciò, non si riscontrano adeguate sensibilità ed attenzioni delle Istituzioni e delle categorie/associazioni economiche-impreditoriali. Anzi questi soggetti offrono sempre di pìù
l’ impressione di non tenere nell’ adeguata considerazione l’ ambiente e la natura, fini da salvaguardare e non variabili da risolvere con il loro sconvolgimento o eliminazione. Ci si dimentica cioè che devono essere la produzione e lo “sviluppo”ad adeguarsi alla limitatezza delle risorse ambientali, mentre invece, sistematicamente, le offerte e le caratteristiche del territorio vengono piegate per soddisfare le richieste di interessi particolari e privati.
Cosicché le decisioni prese, mancando una vera e propria pianificazione, spesso servono soltanto ad affrontare ed arginare i problemi e le emergenze contingenti, sottovalutando o neppure riflettendo sugli effetti futuri delle scelte adottate. E’ perciò necessario e non più procrastinabile costituire nuove opportunità di confronto e dialogo fra le Istituzioni e le Associazioni ambientaliste, essendo queste portatrici di interessi generali-collettivi e non espressione di esigenze di singole categorie. Ovviamente nel rispetto delle reciproche competenze. Per conseguire tali obiettivi questo Forum ritiene che la soluzione più valida sia quella di costituire, sulla scia anche di altre numerosissime città italiane, un organo di Consulta, della quale questo Forum chiede di fare parte, affinchè con l’ Amministrazione Comunale i progetti aventi effetti sull’ ambiente e sul territorio possano essere conosciuti e discussi fin dalle fasi iniziali e prima di essere licenziati.
Ciò consentirebbe di evitare che le scelte dell’ Amministrazione trovino poi le forti avversità delle Associazioni ambientaliste medesime e della cittadinanza, come spesso accaduto e sta accadendo.
Fra i progetti da conoscere e da discutere il Forum ritiene debbano essere annoverati quelli riguardanti l’ urbanistica, le reti fognarie, le politiche di riutilizzo e/o smaltimento dei rifiuti, la viabilità, la protezione delle aree fluviali, l’ uso razionale e la qualità delle risorse idriche, la tutela della flora e della fauna, il risparmio energetico e l’ uso delle energie sostenibili e rinnovabili.
Questo Forum ritiene che la costituzione di una Consulta per l’ Ambiente ed il Territorio si dimostrerà sicuramente un punto qualificante del Suo Esecutivo, essendo in perfetta sintonia con il Suo programma che prevede un governo della città di Rimini con una democrazia veramente partecipata.

Il coordinatore
Onide Venturelli